Immaginate un futuro in cui ognuno di noi possa conoscere il giorno esatto in cui morirà, una specie di data di scadenza impressa sulla pelle, sempre con noi. Beh, si sa il futuro non è lontano e forse è già arrivato. Non è proprio così in realtà, ma Apple vuole provarci.
Scende in campo questa volta provando a regolare la qualità della nostra vita stabilendone una durata. Spieghiamoci meglio. Sfruttando l'onda del suo onnipresente smartwatch, Apple, ha pensato di implementare un'app, ideata da Rehabstudio, che analizzando il nostro stile di vita ne stima la durata. Come? Basandosi sull'attività fisica, l'alimentazione, la durata del sonno. A partire da questi parametri, Life Clock stima poi un guadagno o una perdita di minuti di vita. Ad esempio dormire poco potrebbe far perdere 25 minuti, mezz'ora di attività fisica invece ne farebbe guadagnare 36.
L'intento non è assolutamente quello di stabilire con precisione i tempi ma di far riflettere sull'impatto che determinati comportamenti hanno sulla nostra salute. Quello che questa app fa venire in mente è il vecchio giochino con cui molti di noi si sono confrontati nell'infanzia, il Tamagotchi. Ricordate? Su un piccolo dispositivo portatile ci si prendeva cura di un esserino alieno, Tamagotchi, e gli si dava il necessario per farlo crescere e vivere il più a lungo possibile. Sembra che Life Clock voglia replicare lo stesso andamento, rendendo questa app quasi un gioco, con guadagni e perdite.
Ma avere sempre sott'occhio lo scandire dei minuti con aumenti e diminuzioni non ci renderà dipendenti da questo piccolo schermo? Lo controlleremo ad ogni nostra azione sperando in un aumento? In ogni caso, avere registrato sul proprio polso il tempo residuo di vita pare una cosa alquanto inquietante, così tanto che ci viene da chiederci: nel conteggio sarà calcolata l'ansia suscitata dal leggere il tempo rimanente?
Credits: http://www.thelifeclockapp.com/
Monica