“Ricordo di aver eseguito il mio primo inchino trentanove anni fa, facendo un incredibile scivolone”, afferma in un’intervista Sylvie Guillem, classe ’65, danzatrice e ballerina di fama internazionale, che il 2 aprile ha compiuto il suo ultimo inchino, presso la Sala Santa Cecilia all’Auditorium Parco della Musica, a Roma, data del tour “Life in progress”.
Dopo trentanove anni di brillante carriera nel balletto e nella danza contemporanea, Sylvie ha deciso di chiudere il cerchio, di dare l’addio alle scene. Per questa occasione ha regalato suo pubblico, uno spettacolo d’addio imperdibile.
“Ho un amico, una specie di agente segreto al quale ho dato “licenza di uccidere” nel caso avessi continuato a ballare più a lungo del dovuto!” afferma la Guillem. Sylvie Guillem si forma nella ginnastica artistica ad undici anni e, dopo uno stage di danza classica, viene annoverata nella scuola dell’ Opéra di Parigi. A sedici anni è già parte del corpo di ballo.
La carriera si accende anno dopo anno attraverso grandi collaborazioni e riconoscimenti: Étoile al Ballet de l’Opéra de Paris, nonché Principal Guest Artist al Royal Ballet e al Tokyo Ballet, Guillem interpreta svariati ruoli emblematici nel balletti di Kenneth MacMillan, Maurice Béjart, Frederick Ashton, William Forsythe e Mats Ek e più recentemente Russell Maliphant.
In questo spettacolo, della durata di un’ora e venti, Sylvie Guillem ha interpretato due nuovi lavori: un assolo accompagnato da musica dal vivo, firmato Akram Khan e il secondo un pas de deux con la ballerina italiana Emanuela Montanari del Teatro della Scala in una coreografia di Russell Maliphant, già creatore per la Guillem del pluripremiato “PUSH”. Alla performance di Guillem si è affiancata quella di Brigel Gjoka e Riley Watts, in un “Duo” senza musica, ideato da Willam Forsythe.
Il tour “Life in progress” rappresenta l’ultimo anello di una lunga carriera: con la prima tappa, il 31 marzo a Modena in Italia, passando per Roma, si conclude a dicembre, a Tokyo questa importante piroette artistica che la vede protagonista su grandi palcoscenici.
Sylvie Guillem ha danzato in tutti i più importanti teatri del mondo, dal Teatro Kirov di San Pietroburgo, all’American Ballet Theater di New York, al Teatro alla Scala di Milano.
Il corpo e i gesti di Guillem parlano da soli: ogni espressione del viso, ogni linea, ogni muscolo tirato fino all’ultimo, ogni movimento della mano fanno di un passaggio, un movimento eterno.
Leggera e improvvisa nei movimenti, ha narrato, danzando, una storia: la sua storia. Gli applausi e la lunga standing ovation hanno chiuso per sempre un sipario aperto da trentanove anni, ma, come ci ricorda il titolo: Life in progress. Ci si aspetta ancora molto da un’importante ballerina e da una grande donna.
N.B. Sylvie Guillem è una appassionata di animali e di natura, è vegana ed è una volontaria del gruppo Sea Shepherd, l’organizzazione no profit che si occupa di conservazione marina, in particolare la protezione di foche, delfini e balene. Affianco alla sala, un piccolo spazio di merchandising era dedicato alla vendita di questi gadget.
Written by Elisa Longo