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Life is Strange Episodio 5: Polarized – L’epilogo che aspettavamo

Da Videogiochi @ZGiochi
di Massimo "Lestath" Costante

Sarebbe bello poter tornare agli anni del liceo, forse un po’ tutti lo abbiamo pensato. La nostra mente aveva forse pensieri più futili? Nulla di più sbagliato. Tutti con la nostra pelle abbiamo provato che i problemi adolescenziali sono forse tra i più complessi della nostra intera esistenza. Probabilmente gli sviluppatori di DontNod con Life is Strange volevano lasciarci proprio questo genere di messaggio. Magari darci anche l’illusione di poter cambiare le cose. L’illusione appunto. Voi cambiereste qualcosa del vostro passato?Questo è proprio il test a cui hanno voluto sottoporci i creatori di questa intricata serie che tanto abbiamo apprezzato in questi mesi.

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NON ABBIAMO IL CONTROLLO

Probabilmente avrete capito già dal precedente episodio che le avventure di Max Caufield si erano già concluse. E con buona pace dell’eccitazione che si può provare ad avere il potere di controllare il tempo, nulla può essere cambiato, o ancora meglio migliorato, se non noi stessi. Max ha visto la sua migliore amica morire, visto ragazzi contemplare e tentare il suicidio, e le persone che credeva fidate, tradirla. Tutto ciò è stato il costo da pagare per aver voluto migliorare le cose. L’onnipotenza e la maturità della protagonista sono stati i veri protagonisti dell’intera storia. L’obiettivo perseguito non è mai stato capire da dove provenissero tutti questi poteri o ancora fermare il tornado che voleva dilaniare Arcadia Bay. Tutto è stato studiato e narrato col principio cardine di non avere il controllo degli eventi, o ancora l’impossibilità di prendere sempre le giuste decisioni: non c’è una scelta giusta. Tranne che in questa fase finale.

Con questo quinto e ultimo episodio, gli sviluppatori vogliono proprio punire chi non ha colto il giusto messaggio: la scelta finale è appunto un test. Senza spoiler, entrambe sono scelte logiche, ma solo una è corretta. Life is Strange ha iniziato la sua corsa agli eventi introducendo ogni capitolo, indicando al giocatore di “scegliere con saggezza” e mai quanto in questo finale dovrete applicare questo principio. Effettuando la giusta scelta, si ottiene il finale edificante che dona la giusta maturità a Max, che ormai dovrà accettare le conseguenze di un equilibrio che non è possibile modificare, sia nel bene che nel male. Fare la scelta sbagliata vi porterà ad un grande senso di vuoto, nonché di non completezza. Ve ne accorgerete.

La serie di Life is Strange non si distingue più di tanto da tutte le storie sui viaggi nel tempo: come Doctor Who, o Final Destination la corsa degli eventi può essere modificata, ma infine il destino si compirà sempre poiché paradossalmente non è stato scritto da nessun uomo, quest’ultimo è anche l’insegnamento che il dottor Emmett Brown ci insegna alla fine di Ritorno al Futuro parte III.

UN VERO LEGAME UMANO

Il più grande successo che dobbiamo riconoscere ai ragazzi di Dontnod, è stata l’ottima riuscita nella creazione e sviluppo dei suoi personaggi, in modo unico e genuino relativamente al rapporto tra Chloe e Max. Nei primi episodi, sembrava che Chloe fosse destinata ad essere una dama pronta a salvare Max, lo indicava la sua indole, la sua forza, il suo essere ribelle e la maschera punk che aveva addosso. Con grande sorpresa, Chloe è stata in grado di superare quegli stereotipi rivelandosi per Max una vera e propria amica nonché indispensabile risorsa. Non solo era una spalla su cui piangere, ma era un membro produttivo della squadra investigativa, aiutando a svelare il mistero di Blackwell Academy. Chloe è lì per stabilizzare la psiche di Max.

C’è un rapporto molto intimo, fatto da selfie a letto, baci e altri elementi che legano i due personaggi in maniera quasi amorevole, accostando spesso anche tragici eventi, che si configurano anche negli incubi di Max dovuti alle sue insicurezze. Ma nel corso dei cinque episodi, Max subisce una radicale trasformazione che la fa passare da essere insicura e timida, ad una guerriera senza paura, per lei e per i suoi amici. Un cambiamento che è quasi d’obbligo per la ragazza dato che da lei potrebbe dipendere il futuro della città.

Abbiamo dedicato questa recensione ad un’analisi più profonda del personaggio di Max, dato che di Life is Strange si è detto tutto ormai, e il giudizio finale di questa serie va proprio alla nostra eroina. Forse tutti avremmo voluto avere un’amica come Max al liceo, o ancora qualcuno di noi avrebbe voluto essere Max, e non solo per le sovrannaturali abilità. Non sareste ancora qui a leggere e ad apprezzare questo personaggio così quanto lo abbiamo apprezzato noi di Z-Giochi. Una simile crescita di un personaggio all’interno di un videogioco merita sicuramente l’attenzione di ognuno di noi, e se ancora siete lì incuriositi da Life is Strange, senza sapere nemmeno bene di cosa stiamo parlando, riavvolgete il tempo e recuperate questa autentica perla.

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