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Jared Leto ha una passione per Marte. Ci sta proprio in fissa. Non contento di essere il leader dei 30 Seconds to Mars, ora ha anche girato un film ambientato in parte proprio sul pianeta rosso (anche se per lo più le vicende sono decisamente terrene).Jared è il signor Nemo Nobody e nel 2092 è l’ultimo uomo mortale rimasto. Con il pretesto di un’intervista con un giovane intervista, il 118enne Mr. Nobody rivive tutta la sua vita, che non è stata semplicemente una, ma è stata triplice. No, padre-figlio-e-spirito-santo non c’entrano: ho detto triplice, non trina. Spieghiamo meglio, allora: avete presente Sliding Doors? Ecco, Nemo trovatosi da bambino di fronte al bivio impossibile di vivere con la madre o con il padre ha scelto… entrambi. E quindi il suo destino si va a snodare in due, anzi in tre strada diverse.Capito niente?Tranquilli è normale.
Il film è piuttosto confuso, persino più della mia recensione. Sono ancora talmente frastornato da questa visione che faccio fatica a dire se mi sia piaciuto o meno. Diciamo che ci sono alcune cose sicuramente convincenti.Jared Leto fornisce un’altra grande performance e un altro enorme impegno a livello fisico: dopo essere ingrassato come un porco per interpretare l’assassino di John Lennon nell’ottimo Chapter 27, stavolta si è dovuto sorbire ore di trucco per le parti in cui Nobody raggiunge la veneranda età di 118 anni (è stato congelato alla Vanilla Sky…). Da notare poi che Leto ha una voce pazzesca (che in audio originale è un vero piacere apprezzare) e per avere la voce rauca da vecchietto pare che abbia urlato in piena notte rischiando di compromettere la sua carriera musicale. Nel resto del cast, Diane Kruger (Appuntamento a Wicker Park, Troy) è sempre un bel vedere ma la rivelazione è la giovane Juno Temple: star in ascesa, bella figliuola del regista punk-rock Julian Temple, ma soprattutto attrice davvero promettente.Qua e là ci sono altri elementi interessanti, soprattutto a livello visivo, e la colonna sonora non è male, però la storia ha troppe sfaccettature e finisce per non decollare e non accelerare mai veramente. Gli elementi fantascientifici rimangono sempre sullo sfondo (meno male, visto che quelli che ci sono sono decisamente assurdi), ciò che viene raccontato principalmente è il concetto di tempo e della percezione della realtà, seppure tra filosofia, Donnie Darko e Pirandello si finisce inevitabilmente per fare un gran casino.
Un film davvero molto ambizioso scritto e diretto dal belga Jaco Van Dormael. Ben venga l’ambizione, ma erano 13 anni che non gli facevano fare un film e sembra che abbia voluto strafare mettendoci dentro tante cose. Troppe. Ci troviamo di fronte al racconto di una vita straordinaria, alla Big Fish (ma senza toccarne i vertici poetici) e soprattutto alla Il curioso caso di Benjamin Button, con cui Mr. Nobody condivide un Leto truccato da vecchio come Brad Pitt, una durata eccessiva che appesantisce la visione, ma soprattutto un senso di incompiutezza e di un’occasione mancata per fare un grandissimo film.(voto 6,5)
Presentato in concorso allo scorso Festival di Venezia, non è ancora uscito nelle sale (e forse mai vi uscirà).Lo trovate in lingua originale sul mulo.I sottotitoli italiani sono QUI
Mr. Nobody trailer
QuietEarth | MySpace Video
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