L'annoso problema del souvenir.
C'è chi non si pone il problema di aquistare un regalo ricordo per amici e parenti, chi acquista in stock segnalibri e calamite da regalare indistintamente, a chiunque incontri nel post vacanza.
E poi? Poi c'è chi come cerca un pensiero adatto per tutti, si ostina a passare in rassegna ogni negozio (o quasi) che incontra e arriva l'ultimo giorno di vacanza, con un regalo in sospeso ancora da fare.
I regali come sempre, andrebbero fatti non per senso del dovere ed obbligo, ma per piacere. Quasi matematico che se uno si sente costretto, scelga di malavoglia e alla fine acquisti qualche chincaglieria inutile.
Vogliamo parlare poi dello scambio di regalo non reciproco? Tornati in ufficio scoprire che il vostro collega vi ha portato un delizioso quadretto dalla costiera amalfitana, e voi invece non avete pensato a lui, non aiuterà a distendere i rapporti tra i colleghi.
Poi ci sono quelli che la loro scusa è ' non ti hi portato nulla, perchè non c'era niente da comprare' peccato siano stati in vacanza in America.
La cara e desueta cartolina, alle volte potrebbe tornare utile. Un pensiero carino, se scelta bene (un bel paesaggio e no a scritte kitsch) può trovare posto in cucina sul frigo, o sulla scrivania ed essere un ricordo piacecole.
E nel caso vi dimenticaste anche di quella, basterebbe dire all'amico, che è colpa delle poste perchè voi l'avete inviata!