Questo è un appuntamento da segnarsi in agenda, nel mio caso un promemoria da aggiungere fisso ogni domenica, perchè se una delle vostre scrittrici preferite presenta un programma su Real Time non potete perderlo. Se quel programma è ambientato in una masseria ottocentesca, Mosè appunto, e prende spunto da un libro di ricette di famiglia da lei scritto allora pregustate già che vi piacerà.
Le ricette, come le storie, bisogna saperle raccontare. Alle volte non basta una foto e l'elenco degli ingredienti. C'è chi si appassiona alla cucina da grande, chi da autodidatta, le nuove generazioni probabilmente seguendo MasterChef e chi come me con le ricette di famiglia. Come nel più classico degli stereotipi italiani (quelli belli e rassicuranti) sono cresciuta vedendo mia nonna fare polpette e orecchiette, i primi esperimenti in cucina sono stati i dolci e ad inizio settembre si sceglievano i pomodori per la conserva.
Il primo libro che ho letto di Simonetta Agnello Hornby non era di cucina, ma ho subito amato il suo modo di raccontare la sua Sicilia, quella ottocentesca, di descriverne non solo le usanze e i protagonisti ma anche i profumi e i colori. Non potevo quindi non appassionarmi anche ad un Filo d'olio molto più che un libro di ricette di famiglia, un libro in cui è difficile non trovare un po' di storia anche della propria famiglia.
Se non la conoscete ancora come scrittrice dopo la prima puntata sono certa correte in libreria!