LIGUE 1 . Si è chiusa da una settimana la Ligue 1. Diamo i voti alle venti compagini impegnate nella massima divisione francese.
PSG 9. 89 punti in 38 partite, nonostante un calo finale, +61 di differenza reti e due trofei vinti su tre in campo nazionale. Facendo eccezione per la Champions League, la stagione del PSG può definirsi quasi perfetta, con la sola eliminazione dalla Coppa di Francia a costituire una macchia sul percorso della squadra di Blanc. Dopo un inizio di campionato positivo ma non entusiasmante, il PSG non ha più trovato avversari con il prosieguo della stagione e si è laureato giustamente campione di Francia. Una nota di merito va ad un super-Ibrahimovic per la straordinaria stagione e a Blanc per aver saputo gestire un gruppo tutt’altro che facile.
MONACO 8,5. Record di punti per i monegaschi e stagione esaltante se si pensa che stiamo parlando di una neopromossa. Fino all’inizio di marzo, la squadra di Ranieri ha sperato in un clamoroso trionfo, arrendendosi soltanto alla corazzata PSG nelle ultime giornate di campionato. L’unica macchia nella stagione mongeasca è rappresentata dalla vergognosa prestazione di Guingamp in Coppa di Francia, una partita che probabilmente è costata la panchina al tecnico romano.
LILLE 8. Pur senza grande materiale a disposizione, Girard si è ancora una volta confermato a grandi livelli (nel 2012 vinse il campionato con il Montpellier), conquistando una insperata qualificazione alla Champions League. Fino a Natale, addirittura, i Dogues hanno dato l’impressione di poter giocarsi il titolo con il PSG. Ora sono attesi ad una riconferma.
SAINT-ETIENNE 7,5. Stagione positiva per i verdi, ma ancora una volta il podio sfugge alla squadra di Galtier. Al Saint-Etienne è probabilmente mancato qualcosa nei momenti decisivi, ma almeno quest’anno può festeggiare il tanto atteso sorpasso sul Lione.
LIONE 7. La squadra guidata da Garde ha salvato la stagione con il successo all’ultima giornata sul Nizza che è valso la qualificazione all’Europa League. Il campionato, però, è stato ben al di sotto delle aspettative e la finale di Coppa di Lega (persa tra le polemiche contro il PSG) non può giustificare un’annata così modesta.
MARSIGLIA 5. Partito come terza forza del campionato, il Marsiglia si è presto sciolto come neve al sole, già dal mese di ottobre e dalla sciagurata sconfitta esterna contro il PSG. Il mercato estivo si è rivelato inadatto, avendo messo a disposizione dello staff tecnico giocatori ancora inesperti. Il prossimo anno al Velodrome, il nuovo allenatore Bielsa punterà tutto sulla Ligue 1, vista l’esclusione dalle Coppe Europee.
BORDEAUX 6. Stagione senza infamia né lode per un Bordeaux che continua a barcamenarsi nelle posizioni di metà classifica. Sempre lontano dalla zona retrocessione, i girondini non hanno comunque mai dato l’impressione di poter fare il salto di qualità e quest’anno neppure le Coppe nazionali hanno portato grandi soddisfazioni.
LORIENT 7. Ennesimo miracolo del tecnico Gourcuff che, nonostante le bizze del presidente, coglie ancora un incredibile risultato con una rosa tutt’altro che fenomenale. La prima metà della classifica e l’esplosione del bomber Aboubakar legittimano una nuova annata positiva per i Merlus della Bretagna, ora attesi al varco della prima stagione post-Gourcuff.
TOULOUSE 6,5. Sulla falsariga del Bordeaux, il Toulouse ha disputato un campionato pressoché anonimo, avendo però a disposizione meno qualità. SI potrà comunque ripartire da alcuni elementi giovani ed interessanti per puntare a traguardi più ambiziosi o per fare cassa in vista di importanti investimenti.
BASTIA 6,5. Incontenibile in casa, disastroso fuori: il Bastia si conferma una squadra double-face ma strappa comunque un buon ottavo posto. Se fosse in grado di conquistare qualche punto in più lontano dalla Corsica, potrebbe ambire a grandi traguardi.
REIMS 6,5. Rivelazione del campionato per lunghi tratti della stagione, il Reims è calato nel finale, perdendo posizioni in classifica, ma mantenendo il consenso degli addetti ai lavori. Il tecnico Fournier ha ottenuto il massimo da una rosa modesta e una stagione come questa sarà difficilmente ripetibile.
RENNES 5. Il dodicesimo posto in classifica non deve nascondere i grandissimi problemi inconrati dai bretoni in questa stagione. Il ko in finale di Coppa di Francia rispecchia perfettamente la deludente stagione dei rossoneri. Montanier dovrà assolutamente rifarsi la prossima stagione per ridare blasone ad una società importante del calcio francese.
NANTES 6. Da neopromossa, 46 punti possono bastare, ma l’impressione è che il Nantes potesse fare di più. Il buon avvio di campionato non ha trovato seguito ed i canarini hanno dunque pensato a raggiungere il prima possibile una comoda salvezza.
EVIAN 6,5. Tutti gli anni l’Evian è indicato tra le candidate alla retrocessione, ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro, in Alta Savoia si continuano a fare i miracoli. Il 3-0 rifilato al Sochaux all’ultima, decisiva giornata ed i sette punti conquistati contro PSG e Monaco costituiscono la cileigina sulla torta ad un’altra stagione positiva.
MONTPELLIER 5,5. Male con Fernandez, benino con Courbis, i campioni del 2012 hanno conquistato agevolmente quella salvezza che durante la stagione era diventata l’unico e indispendabile obiettivo. Questo campionato, però, non entrerà certo nella storia della società del vulcanico presidente Nicollin
GUINGAMP 6,5. Una piccola neopromossa che si salva con 90 minuti di anticipo e vince la Coppa di Francia. Cosa si può chiedere di più? La stagione dei rossoneri sarà indimenticabile e dei quel 3-1 rifilato al Monaco in Coppa si parlerà a lungo.
NIZZA 5. Un’altra delusione della Ligue 1. Ripete il quarto posto dello scorso anno, ma questa volta a classifica invertita. La squadra nizzarda è apparsa abulica per lunghi tratti della stagione e solamente le due vittorie sul Marsiglia hanno portato una vera gioia ai caldi tifosi rossoneri.
SOCHAUX 5. Con 8 punti dopo 18 partite, la salvezza sembrava un lontan miraggio, tuttavia Renard ha sfiorato un clamoroso miracolo, arrivando a giocarsi il tutto per tutto, davanti al proprio pubblico, all’ultima giornata. L’obiettivo è fallito e non può dunque arrivare una sufficienza per una squadra storica del calcio francese che retrocede in Ligue 2.
VALENCIENNES 4,5. Si sapeva fin da subito che l’obiettivo sarbbe stato la salvezza, ma i biancorossi non sono quasi mai usciti dalla zona retrocessione durante le 38 giornate di campionato. Retrocessione logica, nonostante l’esplosione di Waris
AJACCIO 4. Un’annata disgraziata, nata male e finita peggio. Dei corsi (guidati nelle prime uscite da Ravanelli) si ricorderà solo un incredibile pareggio al Parco dei Principi e una grande voglia di lottare fino all’ultima giornata, inutile, però, per restare agganciati al treno salvezza.