Liguria di nuovo sott’acqua: situazione critica

Liguria di nuovo sott’acqua: situazione critica
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La situazione è critica in tutta la Liguria. Le abbondanti piogge dei giorni scorsi hanno messo a dura prova gli argini e gli impianti di tutta la penisola italiana, ma per la Regione di Sanremo questo è stato il colpo di grazia, dopo i due nubifragi che l’hanno colpita nelle scorse settimane.

La Protezione Civile e i Vigile del Fuoco sono dovuti intervenire immediatamente per salvare le persone che erano rimaste bloccate nei negozi e all’interno delle loro case, prima che l’acqua salisse troppo. Le scuole sono rimaste chiuse, mentre le stazioni ferroviarie sono bloccate, così come le strade. A Genova è arrivata addirittura una tromba d’aria, che assieme alla pioggia ha fatto aumentare il livello di allerta.

Nella città di Leivi, sono stati trovati i corpi di due persone, marito e moglie, che erano dati per dispersi già dalla tarda serata di ieri. La morte è stata causata dal crollo del tetto della loro casa, investita da uno smottamento di fango e detriti disceso dalla collina.

A Chiavari è stato chiamato l’esercito, dove la situazione sta diventando davvero tragica e gli uomini di Protezione Civile e Vigili del Fuoco non riescono ad occuparsi di tutto. In alcune zone della Liguria sono caduti duecento millimetri di pioggia, fatto che ha comportato un ulteriore disagio per la popolazione e l’intero territorio, che si sta ancora rialzando dal nubifragio del mese scorso.

Inoltre, in molte zone si è completamente isolati, a causa di un black out che ha lasciato senza elettricità intere città, mentre in altre non è garantita l’acqua potabile. Nel capoluogo, a Genova, la situazione è abbastanza tranquilla, ma l’emergenza non è per nulla rientrata, dato il preoccupante livello dei fiumi, pronti a esondare.

Hotel, negozi, case: numerosi immobili questa mattina si sono ritrovati immersi nel fango, disceso dalle colline circostanti. Ma come il mese scorso, tornano gli angeli del fango, che assieme a Protezione Civile e Vigile del Fuoco, oltre che all’esercito, si sono attivati per aiutare i cittadini più disagiati a spalare il fango fuori casa, liberando anche le strade per rendere nuovamente praticabili.

Si parla di un intervento economico immediato di duecento milioni di euro, e non si placano le critiche per i sistemi di sicurezza che non hanno potuto contrastare l’avanzata dell’inondazione.

di Alessandro Bovo

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