Kiki Smith – Lilith (1994) , sketch and drawing from right
Dio è rimasto solo; come succede a tanti, non ha saputo resistere alla tentazione e si è preso un’amante: sai chi? Lei Lilith, la diavolessa, e questo è stato uno scandalo inaudito. (…) Devi sapere che questa tresca indecente non è finita e non finirà tanto presto: per un verso è causa del male che avviene sulla terra; per un altro verso è il suo effetto. Finché Dio continuerà a peccare con Lilith sulla terra ci saranno sangue e dolore. p.l.
di Primo Levi
“ Se tu avessi letto bene la Bibbia, ricorderesti che la faccenda della creazione della donna è raccontata due volte, in due modi diversi: ma già, a voialtri vi insegnano un po’ di ebraico a tredici anni, e poi finito… Si, è raccontata due volte, ma la seconda non è che il commento della prima (…) nel primo racconto sta solo scritto “Dio li creò maschio e femmina”: vuoi dire che li ha creati uguali, con la stessa polvere. Invece, nella pagina dopo, si racconta che Dio forma Adamo, poi pensa che non è bene che l’uomo sia solo, gli toglie una costola e con la costola fabbrica una donna… c’è chi crede che non solo le due storie, ma anche le due donne siano diverse, e che la prima non fosse Eva, la costola d’uomo, ma fosse invece Lilith. Ora, la storia di Eva è scritta, e la sanno tutti; la storia di Lilith invece si racconta soltanto.
La prima storia è che il Signore non solo li fece uguali, ma con l’argilla fece una sola forma, anzi un Golem, una forma senza forma. Era una figura con due schiene, cioè l’uomo e la donna già congiunti; poi li separò con un taglio, ma erano smaniosi di ricongiungersi, e subito Adamo volle che Lilith si coricasse in terra. Lilith non volle saperne: perché io di sotto? Non siamo forse uguali, due metà della stessa pasta? Adamo cercò di costringerla, ma erano uguali anche di forze e non riuscì, e allora chiese aiuto a Dio: era maschio anche lui, e gli avrebbe dato ragione. Infatti gli diede ragione, ma Lilith si ribellò: o diritti uguali, o niente; e siccome i due maschi insistevano, bestemmiò il nome del Signore, diventò una diavolessa, partì in volo come una freccia, e andò a stabilirsi in fondo al mare. C’è anzi chi pretende di saperne di più, e racconta che Lilith abita precisamente nel Mar Rosso, ma tutte le notti si leva in volo, gira per il mondo, fruscia contro i vetri delle case dove ci sono dei bambini appena nati e cerca di soffocarli. Bisogna stare attenti; se lei entra, la si acchiappa sotto una scodella capovolta, e non può più fare danno.
Altre volte entra in corpo a un uomo, e l’uomo diventa spiritato; allora il miglior rimedio è di portarlo davanti a un notaio o a un tribunale rabbinico, e fare stendere un atto in debita forma in cui l’uomo dichiara che vuole ripudiare la diavolessa. (…) Poi c’è la storia del seme. È golosa di seme d’uomo, e sta sempre in agguato dove il seme può andare sparso: specialmente fra le lenzuola. Tutto il seme che non va a finire nella matrice della moglie è suo: tutto il seme che ogni uomo ha sprecato nella sua vita per sogni o vizio o adulterio.
Perché ridi? Certo che non ci credo, ma queste storie mi piace raccontarle, mi piaceva quando le raccontavano a me, e mi dispiacerebbe se andassero perdute. Del resto, non ti garantisco di non averci aggiunto qualcosa anch’io: e forse tutti quelli che le raccontano ci aggiungono qualche cosa, e le storie nascono cosi.”
Lilith e altri racconti, Einaudi, 1981
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Ndr. Lilith è un dèmone di completa forma umana, provvisto di ali, come gli angeli; dèmone di seduzione, regina dell’immaginario regno di Zemargad. E’ la madre di Arimane. Questo nome affonda le proprie origini nello zoroastrismo dove Arimane corrisponde alla figura di uno spirito assolutamente negativo: si tratta di un figlio distruttore per il quale la morte è solo una semplice negazione della vita. Da lui hanno origine tutti gli spiriti malvagi e le 9999 malattie che affliggono l’uomo. Lilith, la madre, non potrà uscire che di notte e apparire tal volta a coloro che dormono da soli in casa. Tuttavia, a dispetto di Satana, gode di un misterioso rapporto di privilegio con Dio. Il Re Salomone, che aveva potere anche sugli spiriti malefici, pare che fosse riuscito a danzare una volta con Lilith, infischiandosene che avesse la fama di genio notturno, capace di minacciare i bambini e le puerpere nella notte del sabba e nelle notti di luna piena. Fu la prima moglie di Adamo, donna bella dai grandi occhi neri, e anche, donna-angelo venuta alla terra per darsi ad Adamo e generare giganti … però dèmone o no, provvista di ali, tentava spesso di volare verso Dio ed Adamo, per trattenerla, si alzò e prese a camminare diritto su due gambe, gli occhi rivolti verso il cielo. vs