Lily Collins, Richard Gere e Benicio Del Toro, delirio sul red carpet

Creato il 20 ottobre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Potremmo definirla una lunga domenica di passioni quella del festival di Roma, con un programma fittissimo di film e incontri, ma soprattutto pregno di star. Solo ieri hanno infatti sfilato sul red carpet Richard Gere, Josh Hutcherson, Benicio Del Toro, Wim Wenders, Lily Collins e Sam Claflin.

In particolare per gli ultimi due, protagonisti della piacevolissima commedia sentimentale Love, Rosie (#scrivimiancora), una folla di teen ager in delirio ha assediato letteralmente il tappeto rosso sin dalle prime ore del mattine, sfidando anche il fortissimo sole di questa particolare “estate autunnale” della capitale. Seduti, accampati, accalcati, quasi “spalmati” ai margini della passerella del festival, i ragazzi hanno atteso tutta la giornata ed infine hanno accolto i due giovani attori richiedendo selfie e autografi. “Fino a pochi anni fa c’ero io da quella parte e so cosa provano questi ragazzi. Il pubblico italiano, poi, è appassionato ed entusiasta, quasi pazzo, positivamente parlando”, ha dichiarato Claflin. Ancora più visibilmente emozionata si è rivelata Lily Collins: “E’ un onore incredibile vedere queste scene di affetto – ha affermato l’attrice – è entusiasmante, ed è bello condividere questo entusiasmo con loro, è un regalo stupendo”.

L’accoglienza calorosa riservata ai due attori ha ricordato molto quella dell’anno scorso per i protagonisti di Hunger Games. Tra questi c’era anche Josh Hutcherson, che ieri è tornato alla manifestazione romana per la presentazione del film Escobar: Paradise Lost, opera prima dell’attore italiano Andrea Di Stefano, storia d’amore conflittuale ambientata nella Colombia del narcotrafficante. Nella pellicola Hutcherson è il protagonista che si innamora della nipote di Pablo Escobar e duetta con un bravissimo Benicio Del Toro, camaleontico come sempre. L’attore portoricano ha dichiarato: “io cerco sempre la verità in un film, non so bene quale sia il modo preciso per ottenerla, ma bisogna provarci e io ci provo sempre”.

Idea questa che sembra aver mosso anche l’interpretazione di Richard Gere in Time Out of Mind, dove ritroviamo l’attore perfettamente a suo agio nei panni insoliti di un senzatetto newyorkese. Il film, diretto da Oren Moverman, è stato accolto freddamente dalla stampa, senza ricevere alcun applauso alla proiezione. Si tratta di un prodotto indipendente, con un basso budget, girato in sole tre settimane e prodotto dallo stesso Gere: “per fare film seri come questo, ormai bisogna rimanere fuori da Hollywood – ha affermato in conferenza la star americana -, per avere i soldi dagli studios bisogna sempre spacciare un prodotto per un film di genere”.

Protagonista di giornata è stato anche il regista tedesco Wim Wenders, che ha incontrato il pubblico e ha presentato il bellissimo documentario Il sale della terra sul fotografo Sebastiao Salgado, diretto a quattro mani con il figlio di quest’ultimo, Juliano. Il film, già visto il maggio scorso a Cannes, segna l’incontro del regista de Il cielo sopra Berlino con un altro grande artista del Novecento, dopo quello con Pina Bausch nel 2011 (Pina): “Si tratta in entrambi i casi di esseri umani straordinari, di fronte ai quali è stato importante e necessario per me, sia come regista che come uomo, fare un passo indietro, lasciando spazio allo spettatore per avvicinarsi il più possibile al protagonista”, ha detto Wenders.

In questa domenica ricca di grandi nomi, si è fatto però notare anche il cinema italiano. E’ stato infatti presentato I milionari di Alessandro Piva, che nonostante non abbia ricevuto una grande accoglienza dalla stampa, è un prodotto coraggioso ed ambizioso, sorretto da una regia solida e mai banale, che racconta dell’ascesa di una banda criminale in Campania. Qualcuno l’ha ritenuto un mix di dejà vu, tra Gomorra e Romanzo criminale, ma in realtà si tratta di un film molto personale, visivamente forte ed interpretato ottimamente da Francesco Scianna, Valentina Lodovini e Salvatore Striano. Da rivedere, per una rivalutazione immediata.

Di Antonio Valerio Spera per Oggialcinema.net

Foto di Federica De Masi per Oggialcinema.net






















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