Il letterato per Lima Barreto ricopre innanzitutto un ruolo sociale, fare letteratura è resistenza, è denuncia, è uno scandaglio continuo delle ipocrisie piccolo borghesi che attanagliano la società. Il suo "scrivere militante" se da un lato lo accrediterà presso la critica, dall'altro lo porrà in perenne paragone col romanziere dei romanzieri suo predecessore Machado de Assis.
Il Brasile in cui vive e cresce Lima è un paese che pur avendo abolito la schiavitù resta fortemente schiavista nelle relazioni sociali e nei rapporti. La critica politica e sociale di Lima Barreto agisce in uno scenario politico desolante per gli spiriti come il suo che avevano sposato la causa della rivoluzione russa d’ottobre.
La Repubblica Vecchia (1889-1930) divisa a sua volta in “Repubblica della spada” (1889-1894 presidenti militari) e Repubblica delle Oligarchie (1894-1930 presidenti provenienti dalle ricche famiglie delle oligarchie di San Paolo e Minas Gerais), rappresenta nella sua essenza tutto quanto Lima Barreto con una penna sferzante critica e attacca nei suoi racconti
Molte altre notizie su questo autore si trovano qui
ESTRATTI DAL DIARIO DI LIMA BARRETO
"1920, 4 gennaio
Sono in manicomio o, meglio, nei diversi suoi reparti, dal 25 del mese scorso. Sono stato nel padiglione osservazione, che è la tappa peggiore per chi, come me, ci entra trascinato dalla polizia. Ci tolgono i vestiti che portiamo e ce ne danno altri, appena in grado di coprire le nudità, e non ci danno né ciabatte né zoccoli. L’ultima volta che sono stato là mi hanno dato questo articolo di vestiario che mi è oggi indispensabile. Stavolta no. (…). Mi hanno dato una tazza di mate e, subito dopo, quando era ancora giorno, mi hanno buttato sopra un materasso di vegetale con una copertaccia, ben conosciuta dalla nostra povertà e miseria.
Non mi importa molto del manicomio, ma ciò che mi infastidisce è l’intromissione della polizia nella mia vita. Tra me e me, sono sicuro di non essere matto; ma a causa dell’alcol, mescolato a tutti i tipi di preoccupazioni che le difficoltà della mia vita materiale mi danno da sei anni, ogni tanto do qualche segno di pazzia: deliro.
Apparte questa prima volta in manicomio, sono stato colpito da una crisi identica, a Ouro Fino, e portato all’ospedale nel 1916; nel 1917 mi hanno ricoverato all’Ospedale Centrale dell’Esercito per la stessa ragione; ora torno in manicomio.
Sono sicuro che non ci tornerò per una terza volta; se ci esco è per andare al cimitero, che è qui vicino. Do troppo disturbo agli altri, compresi i miei parenti. Non è giusto che vada avanti così.
(…)
Sono tornato in cortile. Che cosa, Dio mio! Stavo lì come un tacchino, in mezzo a tanti altri, governato da un portoghese buono, che aveva un’aria rozza ma anche dolce e compassionevole, da contadino di Tras-os-Montes. Già mi conosceva dall’altra volta. Mi dava del tu e mi ha offerto delle sigarette. La prima volta che venni qui mi misero in isolamento e lui mi fece pulire il terrazzo, lavare i cessi dove mi fece anche un bel bagno con la sistola. Eravamo tutti nudi, con le porte aperte, e io mi sono vergognato molto. Mi sono ricordato del bagni di vapore di Dostoievski, nella Casa dei Morti. Mentre pulivo, ho pianto; ma ho pensato a Cervantes, allo stesso Dostoevskij, che hanno sofferto più di me ad Algeri e in Siberia.
Ah! La letteratura o mi uccide o mi dà ciò che le chiedo. (...)"
http://www.sagarana.net/rivista/numero19/saggio3.html
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Le costruttrici d’Oriente – III Parte – già in WSF
Separare il vissuto con il cantato è impossibile nelle opere di molte poetesse algerine di lingua francese. E’ il vivere quotidiano in guerra contro di loro,... Leggere il seguito
Il 16 aprile 2014 da Met Sambiase
PER LEI, POESIE, TALENTI -
È rifiorito il giardino di Tibhirine. La vera primavera araba è qui.
Frère Luc Dochier, nonostante fosse un monaco di 84 anni – o, forse, proprio per questo – era un uomo al passo con i tempi. Voleva che al suo funerale si facess... Leggere il seguito
Il 27 novembre 2013 da Paolotritto
TALENTI -
21 giugno 2013: L’uomo verso una nuova storia
21 GIUGNO 2013 . L’UOMO VERSO UNA NUOVA STORIA Dal blog “ Pensieri dell’uomo“ CITTADINI DEL MONDO!!, Il prossimo 21 giugno, il giorno del SOLSTIZIO, è un... Leggere il seguito
Il 16 giugno 2013 da Parolesemplici
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Raymond Farina, da Virgilianes
Una poesia, quella di Raymond Farina, all'insegna della leggerezza. Tanto leggera da apparire ad un lettore superficiale (come mi è accaduto di verificare... Leggere il seguito
Il 13 giugno 2013 da Ellisse
POESIE, TALENTI -
Le costruttrici d’Oriente – III parte
Separare il vissuto con il cantato è impossibile nelle opere di molte poetesse algerine di lingua francese. E’ il vivere quotidiano in guerra contro di loro,... Leggere il seguito
Il 25 ottobre 2012 da Wsf
ARTE, CULTURA, POESIE, TALENTI -
Sette di tutto (III)
Il grosso camion verde con la stella bianca sulle portiere arriva dal molo grande. Quella striscia di pietre antiche ha dato momentaneo rifugio a due navi... Leggere il seguito
Il 19 aprile 2011 da Bartel
TALENTI