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Limone a go-go

Creato il 08 maggio 2011 da Duffy
Ieri ho fatto una crostata al limone, con meringa sopra. E’ venuta proprio buona, ma, dalla ricetta originale, presa in una rivista di tutto rispetto, ho dovuto cambiare delle cose, e altre ne modifico ora, a torta fatta.
Io non so se certa gente si sia bruciata il palato, a forza di assaggiare prelibatezze, o abbia mantenuto i gusti di quando aveva 8 anni. Sta di fatto che, nonostante la mia diminuzione dello zucchero, la torta non peccava certo d’insipidità, e quindi me la tengo così.
Prima fate la frolla:
-250g di farina,
-1 uovo intero + 1 tuorlo,
-125g di burro ammorbidito,
-110g di zucchero.
Per questa ricetta aggiungete la scorza grattugiata di un limone bio.
Perché la ricetta così classica, con dosi e tutto? Vi chiederete, visto che mi sono impegnata a dare ricette alla c***o di cane.
Perché la frolla è semplice, ma complicata: molte ricette ne fanno risultare una via di mezzo tra un ciambellone e un …boh.
La frolla deve essere fraibile, come i biscotti, che, appunto, si chiamano frollini. Questa ricetta, data a Giacomo da una sua collega, ha le dosi giuste per ottenere il risultato che mi aspetto.
Impastate, avvolgete nella pellicola e tenete in frigo (da un’ora a quando vi va di fare il dolce).
Fate la crema- crema pasticcera- con l’aggiunta della scorza grattugiata di due limoni.
Questa ricetta non ve la do, perché se non sapete come si fa la crema, non so con cosa vi proponeva vostra madre/nonna da piccoli, e avete problemi più grandi da risolvere, che non cucinare un misero dolce (sto scherzando, ma la ricetta non ve la do lo stesso).
Ora sta alla meringa: montate 3 albumi e lo zucchero. Lì diceva 150g, che sicuramente ne fa una meringa soda, ma voi morite prima del previsto. La metà è stata sufficiente per farla venire bella corposa, e mantenerla soda al forno.
All’assemblaggio: frolla stesa e infornata nella teglia ai classici 180° - finché non scurisce-.
Poi, dopo che si è raffreddata, ci mettete la crema dentro – modellate la frolla nella teglia di modo che abbia dei bordi sollevati-.
Infine la meringa, e poi ripassate al forno per altri 3 o 4 minuti, per far rassodare quest’ultima.
La crostata è buona e molto limonosa…ma che ci faccio con 3 limoni biologici, notoriamente abnormi?
Così mi ricordo della classica limonata, provata…si, diciamolo in coro: in America! Lo so che ho rotto, ma quello c’ho di chiodo fisso. Abbiate pazienza.
Quindi via su Google, alla ricerca delle dosi giuste per preparare questa bevanda. Come il solito, trovo dosi di zucchero preoccupanti. Si mette un chilo di zucchero per un litro di limoni spremuti…e poi muori.
Io, avendo solo tre limoni, ho messo la loro spremuta più dell’acqua –altrettanta rispetto ai limoni-.
E poi due cucchiai di zucchero alla volta, mescolando finché non si scioglieva - non mettete tutto lo zucchero assieme-.
Quando ho sentito che sembrava equilibrata, mi sono fermata. Mettete in frigo e, quando è fredda, e magari voi siete tornati da una passeggiata sotto il sole, attaccatevi a canna.
Buona costipazione a tutti!

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