A seguito dell’ondata anomala di limoni maturi che ha colpito l’albero di casa Vlao, ci si è trovati nell’emergenza di impiegare questi frutti aspri in modo degno.
Il bottino, quantificato in un numero di cassette tale da essere superiore agli gnocchi presi dall’Inter in coppa, è stato spartito tra parenti, amici e colleghi, ognuno destinatario di una buona dose di vitamina C.
Ma per smaltire il raccolto è stata anche indetta la prima edizione della sagra del limone, sfida all’ultimo sangue a base di prodotti al limone che ha visto due squadre partecipare, da una parte Vlao&Martimarti dall’altra Lorybeth.
Vlao si è finto distillatore e con l’aiuto di Martimarti ha proceduto alla certosina sbucciatura di 10 palline gialle, avendo cura maniacale di non lasciare nelle pellicine asportate nessuna traccia di bianco. Le finissime spoglie dei gialli frutti sono stati poi fatte macerare in alcol buongusto 95° per 14 giorni fino a che le proprietà limonifere delle pelli non si sono trasferite interamente nel liquido alcolico.
A questo punto si è proceduto a creare uno sciroppo di acqua e zucchero sapientemente miscelata nel rapporto di 600g di saccarosio su 1 lt e un po’ di h2o.
Una volta effettuata questa operazione si sono unite le due soluzioni, shakerate ben bene, ed infine filtrate con apposito colino e imbottigliate.
Il risultato finale è un liquido giallo sgargiante che al palato risulta limonoso, dolciastro e alcolico quanto basta. Tutta un’altra categoria rispetto al dozzinale Limoncè, chi c’è c’è!
A questo punto smaltite le bucce rimanevano comunque i limoni scuoiati. Scartata l’idea di avventurarsi nella produzione di marmellata di limone, troppo difficile, si è deciso di impiegarli nella creazione del sorbetto.
Triturati alla bene e meglio 800 grammi di ghiaccio, mixati succo di limone, un po’ di buccia, albume di uova montato a neve e zucchero, si è ottenuta una maxi granita di limone che, conservata in freezer e servita in bicchiere, ha partecipato alla sfida domenicale contro il sorbetto al prosecco proposto da Lorybeth.
Uno scontro fratricida che ha coinvolto anche il limoncello precedentemente menzionato che ha affrontato la crema di limoncello sempre made by Lorybeth.
Avendo i prodotti caratteristiche differenti e non essendo paragonabili direttamente, non c’è stato un vero e proprio vincitore, ottimi sono risultati il limoncello e la crema di limoncello, mentre da perfezionare i sorbetti che, magari unendo le forze in campo, avrebbero potuto raggiungere vette impensate.
Alla fine di tutto questo ambaradam, rimangono pur sempre un paio di cassette di limoni da raccogliere, quindi per chi non ha beneficiato della prima distribuzione, c’è ancora speranza.