Lingua italiana

Obiettivo si scrive con una /b/ sola. Una sola occlusiva bilabiale sonora che si ottiene chiudendo le labbra e riaprendole bruscamente riproducendo un suono.
Per chi è stato attento negli anni passati tra i banchi di scuola si ricorderà che le maestre ci tartassavano les pelotas con le “doppie”.
Obbiettivo rappresenta una forma non corretta.

E poi arrivi all’università e segui il corso di linguistica con IL PROFESSORE. Lui è il discendente diretto di Dante Alighieri padre della lingua italiana.
Il Supremo rivolgendosi alle matricole propone il quesito della doppia /b/ in ‘obiettivo’ e tutti in coro lì a rispondere che la risposta corretta era la presenza di una sola /b/.
Wrong! Porca zozza!!!
La lingua è in continua evoluzione. Le regole linguistiche, grammaticali e semantiche si rinnovano. La nuova lingua è coniata dai parlanti. E i parlanti preferiscono l’uso di o/bb/iettivo al più corretto o/b/iettivo.
O/bb/iettivo rappresenta una forma corretta. Obiettivo e obbiettivo sono forme entrambe corrette.
Per ora. Esattamente come la teoria dell’evoluzione darwiniana, la forma che segnerà il dominio sull’altra sarà considerata.
Il Supremo, senza il minimo senso di nostalgia per o/b/iettivo, ci avvisò che ci dovevamo adeguare. Tutti.
A me viene da pensare a una cosa che mi ha sempre detto mio padre.
Se la maggior parte dei tuoi amici si butta giù dal burrone ti butti con loro? Ovvio che no rispondevo.