Qualche giorno fa, Gina Bondi e io abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere sulle ultime tendenze nel campo dei social media; e grazie al nostro comune impegno per Proposta Lavoro, la nostra discussione si è ben presto concentrata su LinkedIn, la piazza virtuale dedicata al Lavoro.
Una piazza in mezzo alla quale molti utenti sembrano tuttavia restare disorientati, per non dire addirittura delusi:
Mi sono iscritto a LinkedIn, ma nessuno si è fatto sentire per offrirmi un lavoro!
Quante volte abbiamo sentito questa frase, e quante volte l'abbiamo magari pronunciata noi stessi?
Eccolo, il grande equivoco!
Lungi dall'essere un Centro per l'Impiego Mondiale, LinkedIn è, prima di tutto, un luogo di incontro: per conoscersi, informarsi, imparare, discutere…
…e certo, anche per cercare un impiego.
Tuttavia, affinché la ricerca non risulti infruttosa, è necessario partecipare appieno alla vita del network.
Compilare accuratamente il proprio profilo, per quanto importante, non è sufficiente.
Pensiamo al nome stesso della piattaforma: LinkedIn.
Un invito a creare e sviluppare connessioni, rapporti, legami.
Il business vive di relazioni: benché non sia impossibile, è estremamente improbabile che un recruiter ci noti "dall'alto" e ci contatti dall'oggi al domani.
LinkedIn ci invita alla proattività: partecipiamo alle conversazioni, replichiamo a quanto viene scritto dagli altri, condividiamo le nostre opinioni, diamo forma ai nostri pensieri scrivendo su Pulse…
Solo attivandoci potremo suscitare l'interesse altrui, e aprire nuove porte.
La mia avventura con Proposta Lavoro è iniziata proprio grazie a un semplice commento!
Si tratta di una strada lunga e non sempre facile, certamente: ma intraprendenza e pazienza sono indispensabili per un'opera di Personal Branding davvero efficace.
Diventiamo, insomma, degli "agricoltori virtuali": studiando il terreno, preparandolo e seminandovi con costanza, vedremo, prima o poi, i primi germogli…
Buon lavoro, e buon raccolto a tutti!
Andrea Torti