In occasione della recente pubblicazione su McSweeney’s di quattro capitoli del romanzo incompleto Fountain City di Chabon, un articolo del New York Times parla proprio dei libri abortiti, quelli che gli autori decidono di non portare a termine, citando gli esempi di Junot Diaz, Nikolai Gogol, Harper Lee e altri.
Tanto per restare in tema di incompiuti, manca circa un mese all’uscita di The Pale King, il romanzo postumo di David Foster Wallace. Biblioklept ripropone un post del 2009, che contiene alcune non marginali considerazioni sulla biografia dell’autore nell’analisi di un testo. Su minima&moralia, Giuseppe Sansonna, già autore di un ottimo documentario sull’argomento, torna ad occuparsi del personaggio più controverso (e per certi versi letterario) del mondo del calcio: Zdenek Zeman. Welcome back to Zemanlandia.
A quasi una settimana da Ebook Lab 2011, tre testimonianze di chi vi ha partecipato come spettatore (Re Ratto e Giulio Passerini) o come relatore (Duca). La parola d’ordine è una e una sola: qualità. Sembra banale, non lo è affatto.
Infine, proprio in questi giorni è stata messa online la versione definitiva di Bookliners. Conosco personalmente alcuni degli ideatori, quindi non simulerò alcuna neutralità di giudizio. Mi sembra però un progetto interessante, e tutto italiano. Si tratta di un social network dedicato ai libri, con funzioni peculiari che lo differenziano da aNobii, Goodreads et similia.
Basato su una tecnologia di tipo cloud, permette la lettura di libri online (e in futuro anche tramite tablet e cellulari) e la possibilità di condividere informazioni e pareri sul testo con altri utenti.
Per ora è tutto; la prossima settimana parliamo di un libro molto bello ma un po’ ostico: Prigionieri del paradiso di William Gass.
- Condividi:
- Digg
- StumbleUpon