Un po’ in ritardo, l’ormai consueta rassegna di link.
Nella valanga di sterco che lo sta seppellendo, una sola voce si erge a difesa Charlie Sheen: è quella di Bret Easton Ellis, che sembra averci preso gusto nel dividere tutto e tutti in Impero e Post-Impero (categorie sue). La mia impressione è che se davvero Ellis ha intenzione di abbandonare la narrativa, avremo un grande scrittore in meno e un mediocre saggista in più.
Da una star svalvolata all’altra: David Duchovny, dopo anni in cui era sempre e solo l’agente Fox Mulder, ha infine una nuova, ingombrante identità. Parlo ovviamente di Hank Moody, lo scrittore che Duchovny interpreta in Californication. Approfittando di questo ruolo letterario, qualcuno ha chiesto all’attore quali siano i cinque libri che preferisce. Ne è uscita una cinquina di tutto rispetto, la trovate qui.
Ora, un po’ di scienza. Sembra che in giro per il mondo ci siano fior di studiosi che si stanno dedicando a inscrivere stringhe di testo dentro a del genoma sintetico, in una curiosa commistione di genetica e letteratura. A cosa serve? Probabilmente a nulla, ma le citazioni di Joyce dentro il DNA di un parassita delle capre sembrano andare per la maggiore.
Infine, visto che in risposta al post precedente tre affezionati lettori mi hanno confermato che di DFW non ci si stanca mai, mi rimangio il silenzio che mi ero imposto, e torno su The Pale King. Amazon ha iniziato le spedizione del romanzo postumo di DFW con qualche giorno di anticipo sul suo arrivo in libreria, scatenando le ire di alcuni librai. Nel frattempo, sulla stampa americana impazzano le recensioni. Io le sto rifuggendo come la peste per il terrore degli spoiler, ma su Howling Fantods trovate i link di quelle uscite finora. C’è anche quella della temutissima Michicko Kakutani, che sembra essere insolitamente positiva.