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Lirica Mente: la nuova rubrica di Nottetempoblog a cura di Marina Garaventa
Creato il 18 novembre 2014 da Nottetempoblog @NottetempoblogPrima rappresentazione: Napoli Teatro San Carlo, 8 dicembre 1849. Bastano queste brevi note, per mettere subito in rilievo alcuni punti essenziali dell’intero lavoro di Giuseppe Verdi (1813-1901). Quello che, a ragione, viene definito come “il più grande drammaturgo italiano” e il più importante compositore del melodramma, comincia con “Luisa Miller” ad avvicinarsi alla grande stagione della maturità, che sfocerà nella Trilogia popolare (Rigoletto, Traviata e Trovatore). Innanzi tutto, la scelta di trarre il libretto dalla tragedia di Schiller, è tipica del bussetano che, in tutta la sua carriera, ambirà sempre a musicare vicende tratte da grandi autori. Da Hugo a Dumas, da Schiller a Shakespeare, Verdi trarrà quella forza drammatica che conferirà ai suoi personaggi grande spessore intimo e psicologico, cosa assolutamente nuova per il melodramma. Lasciate le grandi opere corali, come Nabucco, Verdi si concentra su un dramma borghese, con pochi personaggi, focalizzando il suo interesse soprattutto sulla protagonista, Luisa Miller( qui trama e libretto ). Musicalmente, l’orchestrazione si fa più raffinata che in passato, il recitativo più incisivo e va maturandosi l’equilibrio esatto fra musica e azione.
Altro particolare interessante è la data della prima rappresentazione, avvenuta a Napoli, nel 1949. Siamo in pieno periodo “rivoluzionario”: già ci sono state le Cinque giornate di Milano, i moti insurrezionali del ’48, la Repubblica Romana, la prima guerra d’indipendenza. Verdi, in continuo spostamento tra Parigi e Milano, seguirà con grande interesse questi eventi, passando da momenti di grande euforia a vere e proprie delusioni. Da poco tempo è diventata pubblica la sua relazione con Giuseppina Strepponi, celebre soprano, che gli resterà accanto per tutta la vita. I due, uniti anche nell’ideale patriottico di un’Italia unita e repubblicana, seguiranno le vicende italiane con sempre grande partecipazione. Ecco cosa scriveva Verdi sull’insurrezione di Milano: “Figurati se io voleva restare a Parigi sentendo una rivoluzione a Milano. Sono di là partito immediatamente sentita la notizia, ma io non ho potuto vedere che queste stupende barricate. Onore a questi prodi! onore a tutta l’Italia che in questo momento è veramente grande! L’ora è suonata, siine pur persuaso, della sua liberazione. È il popolo che la vuole: e quando il popolo vuole non avvi potere assoluto che le possa resistere… Sì, si ancora pochi anni forse pochi mesi e l’Italia sarò libera, una, repubblicana.” E dopo la fine della Repubblica di Roma:
“Non parliamo di Roma!!! A che gioverebbe! La forza ancora regge il mondo! La giustizia? A che serve contro le baionette! Noi non possiamo che piangere le nostre disgrazie, e maledire gli autori di tante sventure”. Con questo stato d’animo e con una certa stanchezza, dovuta a molti anni di lavoro intensissimo e continuo, il Maestro affrontò la stesura di questo spartito, che, doveva scrivere per riparare una controversia col Teatro San Carlo, col quale aveva rescisso il contratto per rappresentare “La battaglia di Legnano”. L’opera fu accolta tiepidamente e ciò indispettì il Maestro, già iroso per alcuni dissapori con la Direzione, fino a spingerlo a giurare che non avrebbe più scritto per il San Carlo. E mantenne la parola.
Nonostante tutto, “Luisa Miller” resterà tra le opere di grande repertorio e verrà rappresentata in tutti i maggiori teatri del mondo.
Tra i brani particolarmente riusciti, va citato
“Quando le sere al placido”, aria di Rodolfo (tenore) – Atto II In quell’anno:
Insurrezione a Roma e fuga di Pio IX a Gaeta
Proclamazione della repubblica romana, presieduta dal triumvirato Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini
Il regno di Sardegna denuncia l’armistizio del 1848 e riprende la guerra contro l’Austria
Vittoria austriaca a Novara e armistizio a Vignale
Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II
Resistenza di Brescia
Intervento delle truppe francesi a Roma, comandate dal generale Oudinot. Ritorno del papa e fine della repubblica romana
Charles Dickens pubblica David Copperfield. Guida all’ascolto a cura di Marina Garaventa Nell’augurarvi una buona visione ecco l’anteprima delle prove generali Nottetempoblog è un progetto divulgativo e partecipativo. Nottetempo is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License
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