Magazine Cultura

LIRICO: Salta il CDA

Creato il 30 novembre 2013 da Nonzittitelarte

LIRICO: Salta il CDA

Teatro Lirico, salta il Consiglio di amministrazione ma il Ministero prende tempo sull’ipotesi di un commissario straordinario. Cda, sindacati e Regione contro il sindaco Zedda: “E’ il solo a volere il commissariamento”.

CAGLIARI – Le sorti del Teatro Lirico di Cagliari sono avvolte nell’incertezza: quella che ieri risuonava come una cosa fatta, ovvero l’arrivo di un commissario straordinario, oggi sembra essere una possibilità più difficile da attuarsi. Il Ministero ai Beni Culturali infatti avrebbe preso tempo prima di decidere, pressato però da sindacati nazionali e da un parere legale ottenuto dai consiglieri dell’organo amministrativo del Teatro.

L’ultima novità risale ad alcune ore fa: il Cda, convocato per le 18.30, non si è tenuto. Il sindaco Zedda, in una mail inviata a fine mattinata ai consiglieri, avrebbe caldeggiato l’opportunità di un rinvio della seduta, trovando però in disaccordo Maurizio Porcelli, Gualtiero Cualbu e Giovanni Follesa che nel pomeriggio si sono incontrati per preparare un parere legale(già inviato a Roma) contro l’ipotesi commissariamento. All’orario stabilito poi si sono presentati al quinto piano del palazzo di via Sant’Alenixedda trovando luci spente e porte chiuse. Dunque hanno raggiunto, in assemblea, lavoratori e sindacati con i quali hanno fatto il punto della situazione. Come afferma il coordinatore Simone Guarneri “a volere il commissariamento di questo teatro è soltanto il sindaco Zedda contro il volere nostro, del Cda e della Regione”. Questo il succo del discorso.

Rimane da capire quale sia l’effettiva intenzione del Ministero ai Beni Culturali, soprattutto alla luce di un incontro avvenuto oggi tra il ministro Massimo Bray, il commissario alle Fondazioni liriche Pier Francesco Pinelli e i vertici dei sindacati nazionali(Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal). Questi ultimi infatti, su sollecitazione dei colleghi di Cagliari, avrebbero detto chiaro e tondo che l’arrivo di un commissario non è necessario. E’ a questo punto che lo stesso Bray avrebbe, secondo quanto riferiscono diverse fonti, preso tempo e incaricato l’Ufficio di Gabinetto del Mibac di valutare se effettivamente ci siano le condizioni per mettere un uomo (o una donna?) solo al comando dell’ente lirico cagliaritano.

Stando a questa ricostruzione in effetti un commissario farebbe comodo soltanto al primo cittadino perchè lo toglierebbe dall’imbarazzo di ritrovarsi in minoranza all’interno di un Cda composto da quattro persone, cinque con l’ingresso di Giorgio Baggiani riabilitato dal Tar. E confermerebbe la sua linea di condotta perchè non si darebbe seguito alla scelta di un sovrintendente dall’elenco dei 44 curriculum pervenuti, come invece chiedono i lavoratori tra i quali c’è chi teme possa ripetersi un caso Massidda bis: il sovrintendente delegittimato dal tribunale ma preso per i capelli e rimesso in sella dall’organo politico magari con il pretesto di proseguire il lavoro svolto finora. Contro l’eventualità del commissariamento però oggi si è schierato anche l’assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia, tramite una lettera ufficiale: “Il Ministero prima di intraprendere qualsiasi iniziativa tesa a modificare gli assetti attuali della Fondazione stessa, coinvolga in maniera diretta anche la Regione al fine di individuare tutte le soluzioni a tutela del buon funzionamento della Fondazione”.

Andrea Deidda fonte: http://m.sardegnaoggi.it/

condividi con Facebook
Condividi su Facebook.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :