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Lirico – Selinsardegna

Creato il 22 ottobre 2012 da Nonzittitelarte
Lirico – SelinsardegnaDA SELINSARDEGNA + OTTOBRE 18TH, 2012

di Pietro Maurandi

Un auspicato recupero di lucidità da parte del Consiglio di Amministrazione ha provocato l’azzeramento della vicenda della nomina del sovrintendente del teatro lirico di Cagliari. Ora la situazione è nuovamente aperta e si può ripartire nel modo giusto. Ma il rischio che si corre è il commissariamento della Fondazione oppure la ripresa di un braccio di ferro, magari sotto le mentite spoglie di uno scontro fra centrodestra e centrosinistra. In realtà il confronto è fra manovre oscure e trasparenza, fra scaricabarile e assunzione di responsabilità.

Una sola è la strada maestra per spazzare via gossip e dietrologie e rimettere al centro le iniziative sul futuro del teatro lirico. Il CdA, che è l’attore in questa vicenda, colui che deve nominare il sovrintendente “a maggioranza assoluta dei suoi componenti” e che ha indetto la manifestazione d’interesse, prenda in mano i tanti curricula presentati, li analizzi uno per uno e operi una scelta motivata, magari dopo una prima scrematura per selezionare un gruppo di candidati ai quali chiedere un piano industriale che espliciti le intenzioni e i progetti per il rilancio del teatro. Al di fuori di questa strada ci sono gravi responsabilità morali e giuridiche, e soprattutto c’è un futuro oscuro per una istituzione che invece merita di essere difesa e rafforzata.A quanti nella sinistra mostrano sorpresa per la dura presa di posizione della segretario della CGIL e menano scandalo quando i lavoratori del teatro lirico ringraziano la Regione e i consiglieri di amministrazione nominati dal centrodestra, è bene ricordare che sorpresa, delusione e amarezza per il metodo seguito circolano proprio fra simpatizzanti ed elettori di sinistra, che si aspettano altro dall’amministrazione che hanno contribuito ad eleggere. Se così stanno le cose, qualche problema sulla gestione di questa vicenda se lo deve porre la sinistra. Trasparenza, correttezza e legalità non devono avere colore politico, ma dalla nuova amministrazione di Cagliari su questo terreno è lecito aspettarsi molto di più di quello che finora si è visto.

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