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Lis è ora del tirocinio

Creato il 12 aprile 2015 da 19stefano55

Riprese le lezioni dopo la pausa pasquale, sono affiorate le ruggini anche negli allievi con competenze medie dimostrando che la LIS ha bisogno almeno per chi si approccia inizialmente, di un costante lavoro quotidiano.

La programmazione FSE 2014-2020 è in fase di lancio ma non so se noi, vittime di programmi che debbono essere fatti anche all’ultimo momento per dimostrare di aver speso e quindi non perdere le cifre precedenti, saremmo informati se la tematica inclusione sociale avrà seguito e in che modo.

Dico questo perchè questi corsi LIS prendono connotati molto diversi in funzione di chi li organizza (ENS, enti di formazione privati, Enti di formazione collegati a cooperative sociali, associazioni di sensibilizzazione LIS, ecc..).

Ore diverse, profili che vanno dall’Interprete (percorso che si avvicina ad una laurea magistrale, certo poi a tradurre le parolacce di Grillo sarà un problema!) al portatore di handicap (ma il sordo allora sarebbe un handicappato, neanche un diversamente abile, ok meglio non girarci intorno), all’assistente alla comunicazione, all’ integrazione scolastica, ecc…

Varia distribuzione delle ore con intensità che va da 2 ore a settimana a 40 (come un contratto di lavoro!) finanziati con FSE, finanziati con sacrifici dei partecipanti, pagati da benestanti (alcuni anche 3.000€).

Noi in stato di disoccupazione ne abbiamo trovato uno, questo e ce lo teniamo con tutte le sue gigionerie.

La responsabile, fervente donna, ci dice sempre che non possono fare miracoli ma che qualcuno ne hanno fatto…come ad es. trovare dei sordi che dovrebbero usare la LIS.

Sembrano che questi fratelli abbiano stretto alleanza con gli elfi visto che necessita andar per boschi a trovarli (ultimi dati dicono che sono 70 milioni nel mondo, 70 mila in Italia).

Dunque fra poco inizia il tirocinio con la preoccupazione più grossa delle firme sulle presenze, di avvisare per tempo sulle assenze , di far firmare il tutor, di farsi vidimare dal soggetto ospitante, di non sbagliare a firmare… Insomma la firma, il resto con calma.

Ci hanno assegnato varie zone e istituti diversi: scuole superiori, cooperative, associazioni, Musei, centri di aggregazione giovanile e ancora qualcuno è in attesa.

Chi ci troveremo di fronte, disturberemo, riusciremo ad aumentare la nostra fiducia nel comunicare ab initio, con la comunità sorda? Lo sapremo in settimana, tocchiamo ferro!



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