Sono molto soddisfatto di questo contatto con una scuola superiore ad orientamento professionale.
Tutto avrei pensato ma non che il tirocinio mi portasse a qualche nuovo pensiero e rimotivato a progettare.
Dopo 3 mesi di aula e con un livello di apprendimento modesto l’obiettivo era di tenere duro poi all’esame se chiudevano un occhio (ancora non conosco il carattere dei sordi altrimenti…) forse il minimo si sarebbe acceso!
Ma questa scuola mi ha fatto rinascere anche se probabilmente fra 10 giorni sarà finito….forse.
Ecco quel forse è dovuto all’aver studiato un progetto per sensibilizzare i futuri operatori sociali alla LIS, all’agricoltura sociale e mi ha mandato a mille.
Ho cominciato a scrivere e ho trovato insegnanti di sostegno che non pensavano potessero aprirsi nuovi scenari magari di alternanza scuola lavoro.
Lo scrivere idee e a volte divulgarle è stato il mio lavoro ma ovviamente poi sempre l’economico, la burocrazia lo rendevano alla fine il solito : deve essere finito comunque.
Fare per più di 20 anni questo, cioè dover creare, proiettare il nuovo e poi fare le attività comunque vadano alla lunga fa nascere scetticismo, faciloneria, deresponsabilizzazione.
Mi ha meravigliato che nella scuola pur con un rapporto docenti-discenti impensabile 30 anni fa (e sicuramente troppo buonista) dei giovani insegnanti e anche dei ragazzi disponibili verso compagni con handicap ben oltre il dovere o il semplice rispetto.
La Lis reale è diversa dall’insegnamento come lo è per tutte le materie. Si adatta al contesto, se si vuole comunicare si aspetta, il volto si illumina, poi se la persona sorda ti fa un sorriso e con la testa ti dice di sì, cavolo che mi frega del livello, comunque ciò che è avvenuto è bello!