intervista di Roberta Costantini a Lisa Castellani
in occasione della mostra “Distance/proximity” presso la galleria KN Studio di Verona
Qual è il tuo rapporto con l'arte? Cosa ti ha colpito della fotografia tanto da farla divenire la tua passione e il tuo lavoro?
Il mio rapporto con l’arte…direi che è vitale, ho iniziato a disegnare forme intenzionali quando ancora non avevo cominciato a parlare e da allora ho intrapreso un discorso con l’arte che non si esaurisce e non mi stanca mai.
Credo che della fotografia mi colpisca la capacità di fermare quello che l’occhio vede solo distrattamente, i “fantasmi” dello sguardo e quei dettagli narrativi che sfuggono alla percezione, rendendoli assolutamente plausibili, documentandone il passaggio. Non mi considero una fotografa in senso stretto, non sono interessata al virtuosismo tecnico, che pure apprezzo in alcuni casi. Quello che la fotografia rende possibile all’interno della mia ricerca è uno slittamento dalla realtà al surreale, una sospensione di giudizio che apre a infinite possibilità.