Listino milanese ancora in auge Telecom frizzante, ma il ...

Da Pukos

Listino milanese ancora in auge

Telecom frizzante, ma il nostro indice sale anche per la buona lena dei petroliferi e dei bancari (con esclusione della solita MPS).

E’ proprio Piazza Affari l’unica Borsa a salire in una giornata caratterizzata dalle notizie relative alla “tragedia greca” ormai derubricata, però, a “soap opera”.

Spread sempre in area 140 punti, a muoversi oggi è il mercato valutario, ed è un mezzo terremoto, il cross Eur/Usd, infatti, guadagna oltre due figure e passa da 1,0915 a 1,1131 dopo che, poco prima dell’apertura di Wall Street, aveva anche sfiorato quota 1,12!!!

L’euro mostra i muscoli?

O il dollaro è debosciato?

Ma torniamo al nostro Ftse Mib (+0,60%) che era partito in territorio positivo, sceso improvvisamente sotto i 23.300 punti rimbalzava guadagnando ben 400 punti, dopo la debole apertura della Borsa statunitense ritracciava, anche se solo frazionalmente, andando a chiudere poco sotto quota 23.600 punti.

A trainare il nostro indice principale in particolare Telecom (+3,01%) che supera anche quota 1,16 un livello che l’ex monopolista non vedeva dal 6 marzo del 2008!!!

Bene anche il comparto petrolifero, in particolare buone le performances di Saipem (+2,75%) e Tenaris (+2,61%), più modesto il rialzo di Eni (+0,31%). Dipende dall’andamento del comparto petrolifero anche Enel Green Power (+2,62%) che mette a segno il quarto rialzo nelle ultime cinque sedute.

A seguire un gruppetto di “bancari”: Bper (+2,33%), Banco Popolare (+2,16%), Ubi Banca (+1,90%) ed Unicredit (+1,90%).

Torna nuovamente sopra quota 30 euro Yoox (+1,50%) che, nonostante molti ritengano sia un titolo sopravalutato non scende da questi livelli.

Dopo tre ribassi di fila rimbalza anche Generali (+1,20%) dando un segnale di tenuta.

Sono arrivate invece le prese di profitto per Luxottica (-1,70%), per gran parte della seduta maglia nera di giornata, alla fine, però, hanno fatto segnare un ribasso ancora superiore la solita Banca MPS (-1,90%) arrivata su quota 1,8 euro ed Autogrill (-1,89%) che continua nella sua lenta discesa cercando una base dalla quale ripartire.

Discorso analogo per la “cugina” Atlantia (-1,55%) tornata nuovamente sotto quota 23 euro.

Infine segnaliamo il calo di Buzzi Unicem (-1,14%) che avendo trovato uno sbarramento sui 15 euro, come era già accaduto lo scorso anno, ora è sceso anche sotto quota 14 euro, adesso è necessario trovare nuovo slancio, ma non sarà facile, ricordiamo che nei primi giorni dell’anno in corso il titolo era sceso anche sotto quota 10 euro, quindi il trend rialzista è stato senza dubbio “strong”.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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