202. Wittgenstein’s Mistress – David Markson (1988)
Wittgenstein's Mistress is a novel unlike anything David Markson -- or anyone else -- has ever written before. It is the story of a woman who is convinced -- and, astonishingly, will ultimately convince the reader as well - that she is the only person left on earth. Presumably she is mad. And yet so appealing is her character, and so witty and seductive her narrative voice, that we will follow her hypnotically as she unloads the intellectual baggage of a lifetime in a series of irreverent meditations on everything and everybody from Brahms to sex to Heidegger to Helen of Troy. And as she contemplates aspects of the troubled past which have brought her to her present state -- obviously a metaphor for ultimate loneliness -- so too will her drama become one of the few certifiably original fictions of our time. "The novel I liked best this year," said the Washington Times upon the book's publication in 1988; "one dizzying, delightful, funny passage after another... Wittgenstein's Mistress gives proof positive that the experimental novel can produce high, pure works of imagination."
204. La biblioteca della piscina – Alan Hollinghurst (1988)
Londra, 1983: il giovane William Beckwith, dandy omosessuale e disinibito, ricco e nullafacente, salva, in circostanze imbarazzanti, la vita dell'ottuagenario Lord Nantwitch. Fra i due nasce un'intesa tenera e ironica e Lord Nantwitch chiede al ragazzo di diventare il suo biografo. La vita del più anziano si intreccia così con quella del più giovane: ne risulta un ritratto della Londra gay sotterranea, raffinata e brutale al tempo stesso, tra club privati, biblioteche polverose, palestre e bar underground.205. Oscar e Lucinda – Peter Carey (1988)E' il 1865. Lui è Oscar Hopkins, un seminarista di Oxford con una grande passione per il gioco d'azzardo. Lei è Lucinda Leplastrier, una giovane ereditiera di Sydney, stregata dal fascino del vetro. Sarà sulla nave che li condurrà in Australia che i loro destini si incroceranno e da quell'incontro fra i due sboccierà una travolgente storia d'amore destinata a cambiare per sempre le loro vite. Gioco d'azzardo e scommesse, corse di cavallo e mani di poker, vecchio e nuovo mondo, bianchi, aborigeni e una chiesa di vetro: attorno ai protagonisti si snoda una trama che è anche un viaggio di scoperta e conoscenza nel quale veniamo trascinati come in un vortice.
206. Libra – Don DeLillo (1988)
Per milioni di persone in tutto il mondo, dopo il 22 novembre del 1963 l'America non è più stata la stessa. Lee Harvey Oswald spara contro il presidente Kennedy. Dall'ombra partono invece i colpi dei congiurati, degli uomini che si nutrono di frustrazione e rancore: ex agenti dell'FBI, reduci della Baia dei Porci, faccendieri, lucidi calcolatori e psicopatici. Oswald, il ragazzo dall'identità e dal passato incerti, è il loro burattino. DeLillo ne fa il simbolo di un'America in cui le nevrosi quotidiane e la ricerca di ideali creano una miscela sempre sul punto di esplodere. L'autore porta alla luce tutto quello che sull'assassinio di Kennedy è stato detto e smentito, gridato e sussurrato, fino alla scena sacrificale di Dallas. 207. L'impero di Azad – Iain M. Banks (1988)Jernau Morat Gurgeh è uno dei più grandi giocatori che la Cultura abbia mai avuto, maestro insuperabile nella sua arte, è praticamente imbattibile in ogni competizione. Ma vincere sempre può essere piutosto deprimente... per fortuna c'è qualcuno nell'universo della Cutura incaricato di scovare, investigare e, se è il caso, contattare altre civiltà, e sembra proprio che stavolta abbia trovato qualcosa che facia al caso di Gurgeh... perché l'ultima scoperta è l'Impero di Azad, una misteriosa e potentissima civiltà a più di centomila anni luce di distanza in un angolo sconosciuto dell'universo, dove è stato creato un gioco talmente complesso e sfuggente, così rigorosamente modelato sulle regole dell'esistenza che il vincitore diventa... imperatore. Tuttavia Gurgeh non teme di accettare la nuova sfida e si accinge ad affrontare il lungo viaggio verso quel mondo strano e sinistro dove lo attende Azad, il supremo fra tutti i giochi dell'universo. E sarà una partita così importante che Gurgeh non potrà assolutamente rischiare di perdere... ma si può realmente vincere nel gioco di Azad?Un nuovo affascinante viaggio nell'inesauribile e singolare Universo della Cultura, una creazione dalle mille sorprese che ha consacrato la fama del suo autore.
208. Condizioni nervose – Tsitsi Dangarembga (1988)Rhodesia coloniale primi anni '60. Tumbu è una ragazza di un povero villaggio rurale. Il suo sogno sembra diventato realtà: uno zio ricco offre di pagargli gli studi. Ma l'incontro con un'altra mentalità e un'altro mondo ha un prezzo altissimo.
210. Dirk Gently, Agenzia investigativa olistica – Douglas Adams (1987)La letteratura britannica ha offerto al mondo una gloriosa tradizione di Grandi Investigatori. E tra questi Dirk Gently certamente... non c'è! Titolare dell'agenzia di investigazione olistica che porta il suo nome, è perennemente al verde, nonché fermamente convinto dell'esistenza di una "fondamentale interconnessione di tutte le cose". La sua specialità sono i casi di gatti scomparsi. Sta proprio inseguendo le tracce di un felino quando incontra un vecchio amico del college, Richard MacDuff, sospettato dell'omicidio del fratello della sua fidanzata, nonché suo capo. Dirk decide di aiutarlo a dimostrare la propria innocenza, e finisce così per essere trascinato in un'avventura surreale e divertentissima, i cui protagonisti sono un divano irrimediabilmente incastrato sulle scale, un Monaco Elettrico difettoso, il poeta Samuel Taylor Coleridge e una macchina del tempo¿ La sua missione? Una bazzecola, deve solo salvare l'umanità dall'estinzione.
211. La via radiosa – Margaret Drabble (1987)
[Non sono riuscita a risalire alla sinossi di questo romanzo, in Italia pubblicato nel 1999 dalla Luciana Tufani Editrice, che d'altronde sembra di difficile reperibilità anche in inglese. Ambientato a Londra e nell'Inghilterra settentrionale, è la storia di tre donne: la psichiatra Liz Headleand, la studiosa d'arte Esther Breuer e l'assistente sociale Alix Bowen. Oltre alle più comuni difficoltà della vita (divorzi, relazioni sfortunate, malattie e morti in famiglia), le donne entreranno anche in contatto con un omicidio.]
212. Pomeriggio di uno scrittore – Peter Handke (1987) Dopo un pomeriggio di lavoro, uno scrittore esce per una passeggiata. Attraversa strade e piazze, giunge alla periferia e rientra a casa quando fa già buio. In poche ore, è come se attraversasse il mondo intero: racconta dello scrivere e del prezzo che per questo deve pagare, parla della sua vita e del poco che gli rimane dopo i momenti di più intenso lavoro, esprime i suoi eterni dubbi, nei confronti di se stesso e degli altri. Sotto il sole pomeridiano, alla luce del crepuscolo e poi nell'oscurità notturna, Handke percorre una lunga strada attraverso la città e attraverso se stesso, offrendo al lettore una riflessione su una letteratura che si alimenta nel concreto rapporto con la realtà.
213. Dalia nera – James Ellroy (1987)
Non si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight, poliziotti, pugili, amici. Eppure il pericolo più grave per loro non arriva dalla folla di relitti umani e delinquenti che li circondano, né dalla violenza e dalla corruzione di Los Angeles, né da Kay, la donna di cui entrambi sono innamorati. È un orrido delitto a sconvolgere per sempre la loro vita: il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera", ragazza leggera, allegra imprudente, prostituta a tempo perso. Una delle tante vittime consezienti dello show business e soprattutto di se stessa. E quando Lee scompare misteriosamente, per Dwight le indagini si trasformano in una tremenda ossessione, una discesa agli inferi tra angeli caduti, un confronto supremo con se stesso e col suo passato. Senza una lacrima. Senza un lamento. Una sfida a immergersi nel sangue e uscirne immacolati. Ispirato alla figura della madre, Dalia nera è il primo romanzo della celebre "quadrilogia di Los Angeles", l'opera che ha rivelato al mondo lo straordinario talento di James Ellroy.214. Passione – Jeanette Winterson (1987)Il romanzo è il racconto in prima persona di Henri, cuoco nell'esercito di Napoleone, e della sua passione non corrisposta per la figlia lesbica di un gondoliere veneziano. Il resoconto di un innamorato che scava dentro se stesso per scoprire finalmente il confine segreto fra l'amore e l'ossessione, tra la favola e il sentimento autentico. Sullo sfondo dell'ascesa e del declino di Napoleone, si intreccia un'opera che fonde temi scabrosi e fantasia, esplorando i sottili meccanismi psicologici che innescano la smodata adorazione per un leader e per una donna. 215. Il piccione – Patrick Süskind (1987)Quando gli accadde il fatto del piccione, che sconvolse la sua esistenza da un giorno all'altro, Jonathan Noel aveva già più di cinquant'anni, dietro di sé un intervallo di tempo di vent'anni circa totalmente privo di eventi, e mai avrebbe prima pensato che potesse ancora accadergli qualcosa di fondamentale se non, un giorno, dopo la morte. E così gli andava benissimo. Infatti non amava gli eventi, e odiava addirittura quelli che turbavano l'equilibrio interno e sovvertivano l'ordine esterno del quotidiano.216. Bambini nel tempo – Ian McEwan (1987)
Stephen Lewis, autore di fortunati libri per bambini, padre e marito felice, un giorno si reca al supermercato con sua figlia Kate e mentre è intento a svuotare il carrello alla cassa, si accorge di aver perso la bambina. Rapita? Uccisa? Fuggita? E' questo il drammatico inizio del romanzo di uno dei più apprezzati autori inglesi contemporanei, qui alla prova di una piena maturità. Il vuoto doloroso che lascia la sparizione di Kate mette in moto una serie di reazioni che porteranno Stephen a rivedere tutta la sua vita, le sue certezze mai verificate, le sue abitudini mentali, i suoi comportamenti. Il merito dell'autore è di farci sentire emotivamente il senso di precarietà e di vuoto in cui viviamo e nello stesso tempo di restituire, grazie a un finale felicemente poetico, la voglia di guardare al futuro. 217. Sigarette – Harry Mathews (1987)[Anche di questo romanzo, pubblicato in Italia nel 1990 da Bollati Boringhieri, non mi è stato possibile trovare una sinossi. Ambientato tra gli anni '30 e gli anni '60 a New York, racconta la storia di Allen, tra corse di cavalli e frodi nel mondo dell'arte, sposato con Elizabeth ma segretamente amante di Elizabeth, che vive con Maud.]
218. Il falò delle vanità – Tom Wolfe (1987)
Sherman McCoy è uno dei padroni di Wall Street e sente di avere il mondo in pugno: guadagna un milione di dollari all'anno, vive in un appartamento di quattordici stanze a Manhattan, al riparo dai pericoli e dalle violenze della metropoli multirazziale. Quando però una sera McCoy investe con l'auto un giovane nero nel Bronx, la polizia, i giornalisti, i politici e i difensori civici gli sono subito addosso, trasformando l'uomo di successo, il superprivilegiato, nella vittima designata di un'intera città.Una grande "commedia umana" che ha fatto tremare l'America dei potenti e dei pavidi, degli ipocriti e degli arrivisti. Tutti bruciati su un magnifico e indimenticabile falò delle vanità. 219. Trilogia di New York – Paul Auster (1987)Pubblicati tra il 1985 e il 1987, i tre romanzi che compongono questa "Trilogia" sono raffinate detective stories in cui le strade di New York fanno da cornice e palcoscenico a una profonda inquietudine esistenziale. "Città di vetro" è la storia di uno scrittore di gialli che "accetta" l'errore del caso e fingendosi un'altra persona cerca di risolvere un mistero. "Fantasmi" narra la vicenda di un detective privato che viene assoldato per tenere sotto controllo una persona, ma a poco a poco i due ruoli si scambiano e colui che doveva spiare diventa colui che viene spiato. "La stanza chiusa" racconta di uno scrittore che abbandona la vita pubblica e cerca di distruggere le copie della sua ultima opera. [La nostra recensione]220. World’s End – T. Coraghessan Boyle (1987)
This multi-generational novel ranges over the history of the Hudson River Valley from the late seventeenth century to the late 1960s with low humor, high seriousness, and magical, almost hallucinatory prose. It follows the interwoven destinies of families of Indians, lordly Dutch patrons, and yeomen.