261. La vergogna – Salman Rushdie (1983)Omar Khayyam Shakil, "figlio di tre madri", è l'eroe della straordinaria vicenda narrata in La vergogna. Teatro dell'azione è il Pakistan - storico e attuale, fantastico e mitico - straziato dalle lotte intestine esplose in seguito alla sua secessione dall'India. Accanto ad Omar, due sanguinari "fratelli" si contendono il potere, senza esclusione di colpi. Ed è intorno a questi tre personaggi, dai destini indissolubilmente intrecciati, che si muovono generali e sicari, banditi e briganti, splendide donne e misteriosi vagabondi: tutti trascinati da esaltazioni mistiche, appetiti della carne, insaziabile sete di dominio. Il risultato, in una ridda di cospirazioni, delitti e colpi di scena, è una sontuosa e indimenticabile farsa "nera", di sapore quasi shakespeariano. Facendo proprie le grandi narrazioni orali dell'Oriente Salman Rushdie ci racconta la "vergogna" di un Paese che affonda nel mare di una violenza accumulata in millenni di miseria e di rivolte. Ma a queste contrappone - e la sua voce di autore risuona precisa nel libro - la passione e il credo di un uomo profondamente partecipe della storia della sua gente e del suo tempo.
262. In nessun modo ancora – Samuel Beckett (1983)In "Mal visto mal detto" ("Ill Seen Ill Said") una donna in nero attende la morte in un casotto nel mezzo di una pietraia. "Compagnia" ("Company") è un passo in avanti nell'esplorazione dell'inesplorabile, l'odissea di un autore negli abissi dell'immaginazione creatrice. In "Peggio tutta" ("Worstward Ho") una voce misteriosa parla della fine e della continuità che sta nella fine. Nella seconda sezione il volume raccoglie con il titolo redazionale (ma beckettiano) di "Sussulti" altri tre testi coevi: "Né l'uno nè l'altro", "Fremiti fermi" e "Qual è la parola", l'ultima opera di Samuel Beckett. Anche questi sono testi fatti di bisbigli mormorati: l'ultima frontiera della letteratura, tenebre che Beckett, come sempre, illumina con austera ilarità. La vera conclusione è nell'ultima frase di "Fremiti fermi": "Non importa come non importa dove. Il tempo e il dolore e il cosiddetto sé, tutto alla fine".

Irlanda, 1920 circa. La rivolta contro il dominio britannico infiamma l'isola e i conflitti sono sempre più drammatici.Anche per i Quinton - benestanti e da sempre in buoni rapporti con gli inglesi - arriva il momento di dare un concreto appoggio alla causa di Michael Collins. Questo li porta alla rovina: la loro bella casa viene bruciata, alcuni di loro muoiono; altri, sopravvissuti, porteranno a lungo i segni della tragedia. Fra questi il giovane Willie, che assiste inerme al dramma collettivo e che dovrà convivere per sempre con le ombre del passato.Solo la luce di un amore intenso quanto impervio sembra poter rischiarare la sua vita già segnata. Racconto corale, affresco storico, educazione sentimentale: Marionette del destino sa conferire alla parola romanzo il suo significato più profondo e completo.
264. Dissolvenza in nero – Elmore Leonard (1983)L'ex agente segreto Joseph LaBrava aveva programmato con cura ogni minimo dettaglio del suo futuro: South Miami Beach, una vita finalmente senza problemi alloggiato in un vecchio hotel tranquillo e, soprattutto, una nuova professione, il fotografo. Ma poi incontra Jean Shaw, una famosa attrice degli anni Cinquanta, suo idolo giovanile. È ancora bella e seducente: il tipo di donna che scatena le più accese fantasie... Per LaBrava è come un viaggio premio in Paradiso, che però si trasforma in una pericolosa odissea nei meandri oscuri della città, in un sottobosco variopinto e sfuggente. Strani vincoli, infatti, legano l'affascinante Jean a due loschi individui: un bellimbusto dai modi alquanto sbrigativi e un focoso cubano con la passione per la danza e per le pistole Magnum. Ben presto lo sfondo sfuma dal rosa al nero, obbligando LaBrava, suo malgrado, ad assumere di nuovo il ruolo del duro, a ritornare alle maniere forti, aiutato però da un impagabile strumento, la macchina fotografica, contributo essenziale per le sue indagini. Viene così coinvolto in un complicato imbroglio di denaro, mafia e armi che si dipana fra mille peripezie e agguati mozzafiato, fino a concludersi in un esplosivo e singolare colpo di scena. Brillante, avvincente e straordinariamente carico di suspense, Dissolvenza in nero ha vinto l'Edgar Allan Poe Award, il più prestigioso premio americano per la giallistica.
265. Il paese dell'acqua – Graham Swift (1983)[Non mi è stato possibile trovare la sinossi italiana del romanzo, pubblicato da Garzanti nel 1986. Tom Crick, cinquantadue anni, insegna storia in un liceo di Greenwich, è sposato con Mary, nessun figlio. La scuola dove Tom insegna orienta gli studenti verso la scienza, e il preside, un fisico, ha poca simpatia verso la materia che Tom insegna, e quando il professore cambia approccio verso gli studenti cerca di spingerlo a ritirarsi precocemente per chiudere il dipartimento di storia e inglobarlo nell'area di Studi Generali. Quando la moglie di Tom viene arrestata per aver rapito un bambino, Tom è costretto a rassegnare le dimissioni, ma prima racconta una lunga storia ai suoi studenti...]
266. La vita e il tempo di Michael K – J.M. Coetzee (1983)In un Sudafrica sconvolto dalla guerra civile, un uomo, dal labbro leporino e lento di mente, insieme alla vecchia madre si unisce alla folla dei disperati in fuga verso le campagne, nel tentativo di raggiungere la terra d'origine: la fattoria dove la madre ricorda vagamente di esser nata. Ma il viaggio, almeno per Anna K, termina presto, tra le pareti di un ospedale. E per l'uomo non resta che continuare a cercare da solo quell'angolo di terra desiderato. Salvo poi però rendersi conto che neanche quel posto è stato risparmiato dalla ferocia della guerra
267. Il diario di Jane Somers – Doris Lessing (1983)In questo romanzo, che cattura il lettore con lo stesso acre incantamento da cui sono irretiti i personaggi narrati, protagonista e narratrice in prima persona è Janna (piccola variante di "Jane", lo pseudonimo scelto dall'autrice). Janna, donna bella ed elegante di quarantanove anni, caporedattrice di una rivista a larga diffusione, ha alle spalle un solido successo professionale costruito con efficienza e levigata crudeltà, conquistato a prezzo di rinunce nella vita privata. Ha reagito alla perdita di due persone che amava, il marito e la madre, accentuando il proprio self-control e il piglio manageriale che costituiscono il suo fascino. Con vari uomini ha avuto legami brevi e distratti. Non trascura l'aspetto esteriore, sempre perfetto secondo l'ora e l'occasione.Un giorno, in una farmacia, Janna conosce una piccola e vecchia signora, Maudie Fowler. Comincia un'amicizia incredibilmente stretta, un legame quasi simbiotico. Janna prende a condividere e ad amministrare le manie, le fissazioni, le incallite abitudini di Maudie, i suoi malanni senili, e viene a contatto con un mondo disordinato e per lei dolorosamente affascinante, scoprendo una serie di possibili e insospettate trame esistenziali. Quando Maudie, dopo lunghi mesi di malattia, muore, Janna ha un moto di rivolta. Sa che d'ora in poi vivranno in lei due persone, e forse molte persone, germi inattuati di esistenze mai vissute.L'avventura verso imprevedibili terre sconosciute, una tensione da racconto cavalleresco trasposto nel grigio ambiente della metropoli, un segno di microscopica tragedia alla maniera antica fanno la singolarità di questo romanzo strano e bellissimo, dalla perfetta misura stilistica.
268. La pianista – Elfriede Jelinek (1983)Tragico, comico, humour nero: sono questi i registri con cui il Premio Nobel Elfriede Jelinek scrive il suo piú importante romanzo. La ricerca spasmodica e frustrante della vita e di un'identità sessuale, fra autolesionismo e voyeurismo, spingono Erika Kohut, una quarantenne insegnante di pianoforte, negli squallidi peep-show della periferia viennese, nei cinema a luci rosse o tra le siepi del Prater, prima di rientrare a casa, sotto le lenzuola del letto che divide con la tirannica madre. Al centro della narrazione il tormentatissimo rapporto di forza tra le due donne che trasformerà in catastrofe sadomasochistica il tentativo di Erika di legarsi al suo allievo Walter Klemmer. Con un linguaggio tagliente e impietoso, e una scrittura coraggiosa animata da un vortice di metafore, l'autrice non risparmia nulla, né l'amore materno e le sue vane ambizioni, né il genere pornografico, che manipola e smaschera, né i miti musical-culturali di Vienna, né le ipocrisie e le false certezze della sua borghesia istruita e stupida.


Gli ebrei che combatterono contro il nazifascismo in tutta Europa furono centinaia di migliaia. In questo romanzo Primo Levi racconta le avventure drammatiche e vere di quei partigiani ebrei polacchi e russi che resero colpo su colpo a chi tentò di sterminarli. Dalle foreste della Russia Bianca attraverso incontri, separazioni, battaglie, stretti da vincoli fraterni e da passioni contrastate, i protagonisti di questa interminabile epopea percorrono la Polonia e la Germania, e raggiungono tra molte peripezie le vie della vecchia Milano. Venato di comicità sottile e mai incline a compiaciute descrizioni, Se non ora, quando?, il primo, vero romanzo dell'autore di Se questo è un uomo, si è imposto al grande pubblico, vincendo, quando uscì nel 1982, il Premio Campiello e il Premio Viareggio.


Violentata dall'uomo che credeva essere suo padre, privata dei due figli, sposata a un uomo che odia, Celie, una giovane donna di colore, viene separata anche dall'amata sorella Nattie, che finirà missionaria in Africa. Per trent'anni Nettie scriverà a Celie lettere che questa non riceverà mai, mentre Celie, oppressa dalla vergogna della sua condizione, riesce a scrivere solo a Dio. Sarà l'amante del marito, una affascinante cantante di blues, a cambiare il colore della sua vita, insegnandole a ridere, giocare, amare.(


Viene il momento per Etsuko, una vedova giapponese che vive in Inghilterra, di levare lo sguardo dal presente, doloroso e sofferto, per cercare in un altrove lontano un senso e una ragione. Ossessionata dal suicidio della figlia, Etsuko spinge il pensiero a Nagasaki subito dopo la guerra dove maturava la sua gravidanza. Etsuko ricompone la storia parallela di Sachiko e della sua tormentata bambina. Sachiko aspetta un amore che non arriverà mai, mentre sua figlia affonda nell'angoscia dei ricordi.




La lunga vita di due gemelli identici, chiusa in un cerchio magico con un raggio di poche miglia, intorno a una fattoria del Galles. Un romanzo che ha il respiro del tempo.

Per scrivere il suo studio su Mendelssohn Bartholdy, il narratore, Rudolf, ha bisogno di essere a casa propria, in campagna. Ha dunque atteso con impazienza la partenza della sorella, venuta a trascorrere qualche giorno con lui. Ma non era stato forse lui a invitarla, proprio perché non riusciva a mettersi al lavoro? Così, dopo la sua partenza, Rudolf non riesce ugualmente a scrivere. Avverte dovunque la presenza invadente di lei, sente il suo discorso protettivo, ironico, provocatorio... Rudolf penserà di sfuggirle intraprendendo un viaggio. Ma il suo soggiorno a Palma non farà che rianimare in lui il ricordo di un dramma di cui è stato testimone anni prima: un suicidio, un fatto di cronaca di desolante banalità.

Fine degli anni Settanta: è il periodo della rivoluzione islamica in Iran, della crisi energetica, dei sequestri terroristici. James Axton, un americano che svolge analisi di rischio per una compagnia assicurativa, si occupa di dare notizie sulla situazione geopolitica in Medio Oriente. Dal suo ufficio di Atene va a trovare la moglie e il figlio che vivono in un'isoletta dell'Egeo. Qui Axton viene a conoscenza di un omicidio rituale, forse l'ultimo anello di una misteriosa catena di delitti. E inizia a indagare, seguendo le tracce di una setta misteriosa, che lo affascina. Dalla Grecia la vicenda si snoda attraverso un emozionante viaggio in Oriente. Un thriller che evoca il potenziale magico del linguaggio.
Articolo di Sakura87






