Quante volte ci siamo imbattuti in una di queste liste? La stessa BBC ne aveva stilata una da cento libri (piuttosto faziosa, se volete la mia opinione). Scopo di queste liste, è noto, non è permettere al lettore di scoprire nuovi libri e nuovi autori, bensì distruggere ogni sua pretesa di letterato facendolo sentire oltremodo ignorante per il gran numero di volumi che, a fine lista, scopre di non aver non solo mai letto, ma nemmeno sentito nominare. Noi vi proponiamo questa, pubblicata in volume, che già da diversi anni circola più minacciosamente della videocassetta di The Ring (o di Pootie Tang - questa è pessima, se la capite vergognatevi) distruggendo l'autostima di ogni lettore che credeva di aver letto tutti o la maggior parte dei cosiddetti libri da leggere prima di morire. La lista in questione ha i suoi difetti. Intanto è stata stilata approssimativamente nel 2005, per cui la sezione 2000 risulta incompleta; inoltre mette in lista solo narrativa, ed è eccessivamente sbilanciata su romanzi pubblicati nel corso del 1900, glissando decisamente su quelli pre-Ottocento. Continuiamo con un'altra carrellata di venti romanzi: nel corso degli articoli vedremo quali sono stati pubblicati in Italia e quali risultano ancora inediti.
921. Eugénie Grandet - Honoré de Balzac (1833)
Delicata storia di un amore liliale schiacciato e beffato dall'avarizia e dal cinismo e al tempo stesso spietata analisi della borghesia di provincia, avida e speculatrice, che tutto subordina alla smania di ricchezza e di dominio, "Eugénie Grandet" viene pubblicato nel 1833, subito accolto da una critica entusiasta che lo saluta come un capolavoro. Primo grande libro di Balzac, questo romanzo (che qui si ripropone nell'esemplare traduzione di Grazia Deledda) allinea alcuni tra i più riusciti "ritratti" del grande scrittore: l'ingenua e soave Eugénie, il vecchio Grandet sordido e tirannico, il bel cugino Charles, arrampicatore sociale senza scrupoli - figure di raro vigore, tra le più potenti, in assoluto, dell'intera letteratura francese.
922. Notre-Dame de Paris - Victor Hugo (1831)
Esmeralda, una giovane zingara di grande avvenenza, è solita danzare sul sagrato della chiesa di Notre-Dame, cuore della Parigi medievale. L'arcidiacono Frollo è attratto dalla giovane donna e, pur fra sentimenti contraddittori, cerca di farla rapire dal campanaro Quasimodo, un essere deforme fino alla mostruosità. Ma il capitano Phoebus de Châteaupers la trae in salvo e conquista il suo amore. Una vicenda melodrammatica, tetra, grottesca, che ha commosso lettori di tutti i tempi e spesso ispirato il mondo del cinema.
923. Il Rosso e il Nero - Stendhal (1830)
La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del più celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le più profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano.
924. I promessi sposi - Alessandro Manzoni (1827-1840)
Una risoluta disposizione a rispettare lo svolgimento disordinato e imprevedibile della vita governa il capolavoro manzoniano. Seguendo un filo modesto che si dipana e si arruffa, rimbalza in ogni direzione, il narratore giunge a scoprire la rete di connessioni che unisce tutte le parti della babelica dimora umana, dalle più grandiose alle più inospitali, e l'intimo rapporto di necessità che collega gli elementi del disegno complessivo. Casta ma non timida, la fantasia del Manzoni è affascinata dalla violenza delle passioni che ardono nel cuore umano, e vuol riviverne tutte le potenzialità in un paragone assiduo di estremi opposti, dall'infima bassezza all'eroismo sublime.
925. L'ultimo dei Mohicani - James Fenimore Cooper (1826)
Il ciclo dei romanzi noto come "I racconti di Calza di Cuoio" - di cui "L'ultimo dei mohicani" è sicuramente il più letto - inaugura il filone "epico" della letteratura americana, esercitando un notevole influsso su tutta la produzione letteraria successiva. Le suggestioni della vita e del paesaggio di frontiera, dove Cooper trascorse l'infanzia e l'adolescenza, hanno plasmato la sua immaginazione di scrittore suggerendogli l'archetipo dell'eroe americano: un uomo che istintivamente evade dalle restrizioni della vita civile per cercare un rapporto con la natura, affine, nella sua ricerca di autenticità, agli indiani, siano essi fratelli o nemici. [La nostra recensione]
926. Confessioni di un peccatore eletto - James Hogg (1824)
Robert, figlio minore dell'ultimo discendente dei Colwan, famiglia di possidenti scozzesi, viene allevato dalla madre in un clima di cupo fanatismo religioso e si convince di essere uno degli "eletti del Signore". L'incontro con un misterioso personaggio dotato di poteri soprannaturali, Gill-Martin, rafforza il suo delirio e lo induce a commettere una serie di azioni delittuose e punitive di peccatori, tra cui la persecuzione e l'uccisione del fratello maggiore. Smascherato e tormentato dai rimorsi, Robert cerca scampo al senso di colpa togliendosi la vita. Sulla base di questa semplice storia Hogg costruisce in realtà un romanzo dell'orrore in chiave gotica, che anticipa la soluzione narrativa realizzata da Stevenson nel "Dr. Jeckyll".
927. The Albigenses - Charles Scott Maturin (1824)
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928. Melmoth l'Errante - Charles Robert Maturin (1820)
Il libro contiene due racconti. Il primo di Maturin è la storia di un uomo, Melmoth, che ha fatto un patto col diavolo: in cambio dell'anima ottiene il prolungamento della vita. E se riuscirà a trovare chi condivida la sua sorte eviterà la dannazione. Il patto risale al XVII secolo e in una serie di episodi, generazione per generazione, Melmoth ottiene solo rifiuti: anche il prigioniero di un manicomio, anche una vittima dell'Inquisizione, nessuno accetta il suo patto. Altro filo conduttore è rappresentato dai suoi amori con la giovanissima Isadora (la sposerà per mezzo di uno spettro e ne ucciderà in duello il fratello...). La ricchezza di scene di terrore e di raccapriccio ha contribuito a farlo diventare un autentico bestseller internazionale. Dimostrazione ne è il secondo racconto contenuto nel volume scritto da Honoré de Balzac: "Melmoth riconciliato", che costituisce quello che in termini cinematografici è un "sequel". Nella classica ambientazione del mondo finanziario parigino (la Casa Nucingen), un cassiere disonesto che sta per fare un grosso ultimo colpo per poi fuggire, viene sorpreso dall'arrivo di un inquietante personaggio: John Melmoth che gli propone l'ormai consueto patto. Il cassiere accetta ma dopo una breve ebbrezza si accorge di aver fatto un pessimo affare e torna a cercare Melmoth ma scopre che, riconquistata l'anima, è morto santamente riconciliato con Dio. Non gli resta quindi che cercare una nuova vittima: la troverà nel banchiere Claperon, minacciato dal fallimento.
929. The Monastery - Walter Scott (120)
Sir Walter Scott (1771 - 1832) was a popular Scottish historical novelist and poet. Scott was the first English language author to have international popularity during his lifetime. His novels remain popular today. His most famous works include Ivanhoe, Rob Roy, The Lady of The Lake, Waverely, The Heart of Midlothian and The Bride of Lammermoor. The Monastery is set in the time of Mary Queen of Scots and Queen Elizabeth. The Monastery of Kennaghair is located in southeast Scotland. The monastery is in peril at the beginning of the Scottish Reformation. Included in the plot is a love triangle. The Glendinning boys fall in love with Mary Avenel. Edward ends up becoming a monk, and Halbert finally marries Mary.
930. Ivanhoe - Walter Scott (1819)
"Ivanhoe" è considerato il prototipo del romanzo storico, misto di "fiction" e di "history". La sua influenza è stata enorme, e non solo in Inghilterra ma un po' dovunque in Europa. È stato - ed è tuttora - un autentico best-seller che ha ispirato numerose versioni cinematografiche e televisive. La lotta fra Giovanni Senzaterra e Riccardo Cuor di Leone per il trono d'Inghilterra, l'antagonismo fra sassoni e normanni, i valori della cavalleria, l'"allegra brigata" degli arcieri di Robin Hood costituiscono momenti appassionanti e indimenticabili di una narrazione sospesa tra romanticismo e realismo. Malgrado le apparenze, "Ivanhoe" non è soltanto un semplice romanzo di avventure, un libro di puro intrattenimento. La forma gradevole e spesso divertente e la magia del "colore locale" non gli impediscono di rappresentare una monografia romanzesca sul policromo, ma anche spietato, mondo medievale inglese.
931. Frankenstein - Mary Shelley (1818)
Nel 1816 Lord Byron, durante una sera tempestosa nella sua villa a Ginevra, propone ai suoi ospiti - Mary e Percy Shelley, e William Polidori - di scrivere, per gioco, cun racconto dell'orrore. Ricollegandosi al mito di Prometeo, Mary scriverà Frankenstein. Una storia che è un groviglio etico, un ragionamento profondo sull'origine della vita: l'angosciante storia di uno scienziato che conduce macabri esperimenti nel tentativo di restituire la vita ai cadaveri. Una favola terribile capace di imporsi con la forza delle immagini e la sua autonomia di mito universale. Uno sconvolgente racconto dell'orrore in cui il mostro è più umano del suo creatore. Introduzione di Nadia Fusini. [La nostra recensione]
932. L'abbazia di Northanger - Jane Austen (1817)
Una storia d'amore sboccia nella cittadina termale inglese di Bath tra un giovane e benestante pastore anglicano e la protagonista del romanzo, Catherine Morland. Creduta una ricca ereditiera, Catherine viene invitata dal padre del fidanzato nella residenza di famiglia, l'ex-abbazia di Northanger. Qui la protagonista vive, in uno scambio tra fantasia e realtà, banali eventi quotidiani alterandoli alla luce di immaginarie atmosfere di terrore, tanto da mettere a repentaglio il rapporto sentimentale appena nato. Celebrazione dei riti d'iniziazione sociale della borghesia inglese di provincia, quest'opera della Austin rappresenta una sottile parodia del romanzo sentimentale e soprattutto del romanzo gotico. [La nostra recensione]
933. Persuasione - Jane Austen (1817)
"Persuasione" racconta la contrastata storia d'amore tra due giovani, l'aristocratica Ann e il borghese Frederich, il cui sentimento riesce a superare la differenza di classe sociale e un distacco lungo sette anni. Scritto con un senso di malinconia e tenerezza del tutto insolito per la Austen, "Persuasione" è profondamente influenzato dalla sensibilità romantica della storia e della natura che si andava affermando in Inghilterra.
934. Ormond - Maria Edgeworth (1817)
When Harry Ormond--an orphan--is involved in a near-fatal shooting, he is sent away to live with his wealthy yet neglectful guardian's kind cousin. Owning neither property nor a fortune, he's determined to succeed. One of Edgeworth's most famous novels, "Ormond" examines issues of moral development as it also looks at Ireland's political future.
935. Rob Roy - Walter Scott (1817)
An historical novel as gripping as Scott's Ivanhoe. It is a tale of adventure in the 18th century, set in the Scottish highlands, whose hero is the legendary maverick outlaw Rob Roy Macgregor.
836. Emma - Jane Austen (1815)
La bella, giovane, ricca e intelligente Emma Woodhouse stringe amicizia con Harriet Smith, meno fortunata di lei, e tenta in ogni modo di trasformare l'amica in una donna di gran fascino, un essere a sua immagine. Nel frattempo non esita a intrecciare un flirt con un giovanotto, Frank Churchill... Alla fine Emma riuscirà a imparare dai propri errori, divenendo più saggia ma senza perdere la sua incontenibile allegria. Il romanzo di Jane Austen è qui presentato in una nuova traduzione e con apparati introduttivi inediti e accompagnato da uno scritto di Walter Scott. [La nostra recensione]
837. Mansfield Park - Jane Austen (1814)
Fanny Price non ha niente delle protagoniste dei romanzi di Jane Austen: non ha il senso dell'umorismo di Elizabeth Bennet né la frivolezza di Emma, non possiede la consapevolezza e l'intelligenza di Elinor Dashwood o l'irruenza e l'intraprendenza di sua sorella Marianne. Perciò, sin da quando viene accolta ancora bambina in casa degli zii Bertram, Fanny capisce che l'unica cosa che può fare è ricevere l'educazione che, rispettando i dettami e i canoni dell'epoca, farà di lei una donna dolce e remissiva, "un'amica e una compagna ideale". Tuttavia, quando da Londra arrivano a Mansfield Park i fratelli Crawford, due giovani più indipendenti dei compassati Bertram, nascerà una girandola di simpatie, passioni e illusioni i cui effetti toccheranno anche la timida Fanny, scuotendone le certezze e portandola a capire - grazie a una prosa deliziosamente ironica con cui l'autrice non manca di criticare l'educazione che la società inglese di inizio Ottocento riservava alle donne di essere qualcosa di più di una semplice e brava dama di casa. Introduzione di Roberto Bettinetti.
838. Orgoglio e pregiudizio - Jane Austen (1813)
"Pride and Prejudice" è certamente l'opera più popolare e più famosa di Jane Austen, un vero e proprio "long-seller". Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da un'ironia tanto più spietata quanto più sottile, annota e analizza fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da personaggi che avranno molto da insegnare a Dickens e Thackeray. [La nostra recensione]
839. The Absentee - Maria Edgeworth (1811)
Lord and Lady Clonbrony are more concerned with fashionable London society than with their responsibilities to those who live and work on their Irish estates. Concerned by this negligence, their son, Lord Colambre, goes incognito to Ireland to observe the situation and to discover the truth about the origins of his beloved cousin Grace. Can he find a solution that will bring prosperity and contentment to every level of society, including his own family? Rich in atmosphere and local character, "The Absentee" (1812) helped establish the regional' novel form, which influenced such varied writers as Scott, Thackeray and Turgenev. In this sparkling satire on Anglo-Irish relations, Maria Edgeworth created a landmark work of morality and social realism.
840. Ragione e sentimento - Jane Austen (1811)
Scritto nel 1795 con il titolo di "Elinor and Marianne", "Ragione e sentimento" viene pubblicato nel 1811. Come gli altri maggiori romanzi della Austen, descrive le vicende di un'anima ingenuamente romantica che, attraverso l'esperienza, giunge a comprendere infine la realtà dell'esistenza. Protagoniste sono le giovani sorelle Dashwood, Elinor e Marianne, che, alla morte del padre, sono costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche nella loro nuova e modesta casa nel Devonshire. Qui conosceranno le pene e le gioie dell'amore e, imparando a conciliare la ragione con il sentimento, diventeranno donne. Attorno a questo processo di maturazione la Austen tesse una trama piena di grazia e ironia, in cui con la sua elegantissima prosa riesce ad analizzare e descrivere con straordinaria sottigliezza il contrasto e il dissidio tra istanze psicologiche e morali. Questa edizione è arricchita da un testo di Virginia Woolf - "La sua grandezza d'artista" - comparso nel 1913 sulla rivista "Times literary Supplement". [Le nostre recensioni]