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Lisy, donna, nera

Creato il 06 marzo 2013 da Tabulerase

lisyMi hanno detto che quelli che ti discriminano perché sei donna si chiamano sessisti e che quelli che ti discriminano perché sei nera, si chiamano razzisti. Quelli che mi discriminano perché sono una donna nera, invece, si chiamano stronzi. L’ho imparata subito questa parola, non so nemmeno che significa. So l’effetto che fa quando la dico. Sono “stronzi” quelli che in autobus non mi si siedono accanto e quelli che si siedono perché non c’è altro posto ma si girano dall’altra parte e si alzano il collo del cappotto per non sentire il mio odore. Sono loro che puzzano, un tanfo nauseante. Puzzano di cattiveria e disgustosa ignoranza.

 Mi chiamo Lisy. Sono nigeriana. Vengo da vicino Abuja, la capitale. Ho 24 anni e 9 tra fratelli e sorelle, tutti più piccoli. Una cugina di una mia amica mi ha offerto il biglietto aereo per l’Italia. “Hai tutto il tempo per ridarmi i soldi”, ha detto. Non era vero. Appena arrivata i soldi i suoi amici li volevano subito. Non avevo niente e ho venduto me stessa per strada. Loro sanno tutto della mia famiglia. Non potevo rischiare.

 I soldi del biglietto li ho restituiti tutti ma dopo due anni continuo a vendermi. Con i soldi che mando in Nigeria i miei fratelli studiano. Le mie sorelline non saranno costrette a partire. Troveranno un marito, avranno figli. Non faranno la mia fine.

 Prima o poi smetto. C’è un prete che prova a “salvarci”, vorrebbe portarmi in una comunità. Ci sono andata una volta ed è un bel posto. Prima o poi mi faccio salvare. Magari trovo un lavoro normale. Magari un uomo si innamora di me come in quella canzone che ho sentito alla radio.

 Io non mi sono mai innamorata. Gli uomini che mi comprano nemmeno li guardo in faccia. Non provo nemmeno schifo. Quando fanno i loro comodi io sono da un’altra parte. Penso a quando è nata Anthonia, la mia sorellina più piccola. Che buon odore aveva. Penso a lei e alle mani nodose e agli occhi stanchi di mia madre che ha solo 40 anni ma sembra che ne abbia cento. Penso a quella mia casa lontana e a quando tornerò…

 Ho sentito che l’8 Marzo è la festa delle donne. Anche quelle come me festeggiano?


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