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Litfiba: l’Incendiaria Bellezza degli Elementi

Creato il 15 settembre 2015 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Dopo il sold out di aprile al Teatro Obihall di Firenze, lo scorso 23 luglio l'Ippodromo del Visarno ha nuovamente accolto i Litfiba nella loro città, con il tour estivo Tetralogia degli Elementi Live. Il concerto è un omaggio ai quattro dischi che, negli anni '90, la band dedicò agli elementi della natura (fuoco con El diablo, terra con Terremoto, aria con Spirito e acqua con Mondi sommersi), lavori recentemente ristampati dalla Warner in un cofanetto speciale contenente anche un DVD inedito con le immagini della tournée del 1993. Pelù e Renzulli, da sempre sinonimo e certezza di Rock con la R maiuscola, non si sono certamente smentiti in questa occasione.

L'apertura del concerto è stata affidata a Federico Fiumani dei Diaframma. "La scelta di Fiumani è arrivata in modo naturale, siamo cresciuti insieme. Fiumani ha sempre dimostrato, in tutti questi anni, di avere un grandissimo carattere, di essere un grande lottatore". Queste le belle parole spese da Piero Pelù per l'amico e collega ed in effetti anche i Diaframma si sono dimostrati all'altezza dell'evento che li ha ospitati, scaldando da subito i cuori del popolo litfibiano.

Nonostante il caldo intenso, il pubblico, accorso numerosissimo, si è scatenato assieme a Piero e Ghigo e agli altri elementi della formazione: Federico Sagona alle tastiere, Luca Martelli alla batteria e il "nuovo" Ciccio Li Causi al basso. Potevamo perderci l'occasione di assistere allo show ed alla tentazione di raccontarvelo cercando di restituire la sensazione di adrenalinica felicità provata nell'essere lì presenti? La risposta è ovviamente negativa.

Piero fa il suo ingresso indossando gilet e pantaloni attillati di pelle, a conferma delle sue stesse parole ("siamo sempre i ragazzacci di allora"), Ghigo Renzulli ha t-shirt e berretto di colore nero. Sulle note di Resisti il concerto si fa subito puro rock con il pubblico che risponde cantando, ballando ed invocando Piero che, naturalmente, non poteva certo deludere la sua Firenze. Pelù balza letteralmente da una parte all'altra del palco, coinvolgendo i presenti e trasmettendo loro tutta la sua energia.

Con il brano Dimmi il nome entra in scena un mappamondo gonfiabile con il quale Piero gioca riuscendo nell'impresa di coinvolgere i suoi fan. Durante lo spettacolo non sono naturalmente mancati riferimenti alla politica e con l'intro di Africa vengono affrontati temi importanti come immigrazione, razzismo ed intolleranza. Il concerto procede quindi con El diablo, La musica fa, Tammùria, per poi fermarsi, ma solo per qualche minuto, allo scopo di dare voce ad una causa sociale che riguarda da vicino Firenze e che sta molto a cuore a Pelù: il comitato Mamme No Inceneritore. Arriva, infine, una parte conclusiva di grande impatto in cui abbiamo ascoltato, solo per citarne alcune, canzoni come Ragazzo, Spirito, Regina di cuori, Ritmo 2# ed il bis Cangaceiro. Insomma, più di due ore di musica che non dimenticheremo facilmente!

Fotografie di Simone Piantini

Litfiba: l’Incendiaria Bellezza degli Elementi


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