Durante un litigio, entrambi i partner dovrebbero provare a controllare i propri istinti cercando di focalizzare le loro energie sulla risoluzione del diverbio.
Ho stilato delle personali linee guida, per evitare che la lite diventi l'esibizione di due persone che si sfogano senza risolvere nulla:
- 1. Avere come obbiettivo la ricerca di un accordo che vada bene ad entrambi. Se si perde di vista questo obbiettivo primario, la lite diventa l'occasione per denigrare chi amiamo, un teatro di sfoghi utile solo a farsi del male.
- 2. Avere fiducia nell'altro. Se non ci fidiamo dell'altro, ogni dialogo non ha senso. Bisogna capire che una persona arrabbiata non è in se, non dice le cose con la giusta obbiettività anche se può dire cose vere. Bisogna sempre ascoltare quello ci viene detto, anche la minima stupidaggine, stando attenti però a leggere tra le righe senza prendere alla lettera ogni singola frase cattiva che ci viene detta.
- È necessario fidarsi del fatto che, se l'altro si renderà conto di aver esagerato o aver detto cose false, appena lo capirà ci chiederà scusa e cercherà di porre rimedio ai danni causati. In caso contrario, quando tutto si calmerà, sarà possibile chiedere al partner perchè pensa ciò che ci ha offeso per poter così avere un confronto più sereno
- 3 Se si è particolarmente infuriati, concedersi un po' di tempo per riconquistare un minimo di calma La nostra mente in questi casi è simile al mare: quando è agitato è difficile vedere il fondale, cosa che invece si può fare quando l'acqua è calma. Per questo motivo anche un minimo di calma in più può essere utile per vedere nel fondo della litigata, riuscendo così ad individuare prima i problemi ed a limitare i danni.
- 4. Chiedere scusa per gli errori fatti senza trovare giustificazioni. In una lite, anche quando è difficile vederlo, è sempre colpa di entrambi. Lo ripeto:
- Dunque sarà necessario, prima di tutto , ammettere senza scusanti gli errori che pensiamo di aver commesso, cercando di essere onesti il più possibile con noi stessi e con l'altro. Il fatto che l'altra persona abbia responsabilità maggiori non cancella i nostri errori.
- Quindi, se avessimo solo l'1% di colpa, ci scuseremo anche nel caso l'altro non lo faccia per il suo 99%, perché gli errori degli altri non possono essere una scusa per sbagliare ulteriormente. Se non riusciamo a trovare l'errore che abbiamo fatto, bisogna allora sforzarsi di farsi le domande giuste per capire quanto in realtà abbiamo tentato di comprendere lo stato d'animo dell'altro prima che scoppiasse la litigata.
- 5. Non giudicare. Non dire assolutamente frasi di attacco o critica, non dare mai giudizi in negativo e in positivo durante la lite. Dato che, quando si è arrabbiati, non si capisce bene la differenza tra positivo e negativo, sarebbe meglio evitare qualsiasi giudizio. Dire “Tu sei così!” “Quello che hai fatto è così!” ecc. non fa altro che aizzare le difese del nostro partner che innalzerà un muro dietro il quale potrà rispondere con altri attacchi, in forma di offesa, di indifferenza e di malizia.
- 6. Non difendersi dagli attacchi. Se il nostro partner dovesse attaccarci, sarebbe preferibile non innalzare nessun muro ma piuttosto prepararsi ad accogliere i suoi giudizi negativi per capire le sue motivazioni ed accettarle nel caso in cui ci rendiamo conto della loro veridicità. In caso di attacchi molto duri e gravi, sarebbe meglio riparlarne dopo aver risolto la lite con un po' più di serenità dalla nostra parte. Se alziamo un muro per difenderci, perdiamo risorse mentali utili a risolvere la litigata in modo positivo. Quando veniamo attaccati, sorge in noi la paura di essere ciò che non vogliamo essere, la paura che l'altro pensi di noi una cosa falsa. In questo caso dobbiamo avere il coraggio di credere in noi stessi, perchè la nostra autostima non può essere lesa dalle semplici parole di chi è arrabbiato con noi. Le offese possono ferirci solo se lo permettiamo noi, solo se decidiamo che le parole dette da una persona infuriata hanno importanza.
- 7.Essere pacifici e propositivi. Cercare, per quanto sia possibile, di usare toni pacifici, calmi e dolci. Per ogni cosa che vi infastidisce, il mio consiglio è quello di non imporre mai i propri metodi o le proprie idee ma di proporre il proprio pensiero chiedendo all'altro cosa ne pensa. Cercate di concentrarvi sul “perchè“ ha detto delle cose e non sul “cosa“ ha detto.
- Molte volte, anche non attaccando esplicitamente la persona, un tono troppo accusatorio o sarcastico può alzare quel pericoloso muro difensivo a cui bisogna stare attenti. Questo non significa che non bisogna dire quello che si pensa, ma ricordate che c'è sempre un modo migliore per far capire all'altro quello che pensiamo, argomentandolo con proposte che prendono in considerazione le sue impressioni.
- 8. Non fissatevi sulle offese. Lo ripeto ancora: durante le litigate si dicono tante cose brutte, cose che il più delle volte vengono rimangiate quando il problema si risolve. Se ne può riparlare tranquillamente in futuro, quando si presenti una situazione più favorevole al dialogo.
- 9. Perdonare. Se si riesce a risolvere la lite, restano comunque le ferite degli attacchi, purtroppo inevitabili, subiti da entrambi i partner. In quel caso, sarebbe bene parlare di quello che si è detto, capire se lo si pensava davvero, scusarsi se ci si accorge di aver esagerato e cercare di tornare sereni.
Le liti sono utili, e forse anche piacevoli, solo se si superano, se aiutano a conoscersi meglio, a far combaciare le opinioni più diverse. Una coppia che litiga senza risolvere nulla, aspettando semplicemente che il nervosismo venga coperto dal bisogno d'amore, non fa altro che accumulare marciume che, con il tempo, finisce per esplodere in crisi di coppia difficilissime da affrontare.
Perciò, se proprio dovete litigare, litigate per il bene della coppia e non per far sfogare voi stessi. Facendo così otterrete grandi risultati.
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