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Little Big Planet 3 – Recensione

Creato il 28 novembre 2014 da Rostislav @videogiochiword

Avete mai avuto voglia di costruire un qualcosa? Un intero livello che funziona come dite voi e fa ciò che dite voi? Vi è mai sfiorato la voglia di tuffarvi tramite il vostro cordone cerebro ombellicale nei meandri della fantasia più sfrenata e pazza di questo mondo? Se sì allora siete capitati nel posto giusto amici. Vi ricordate quando su Playstation 3 approdò quel capolavoro creato da Media Molecule qual è Little Big Planet? Ebbene non fu un momento che passo inosservato nel mondo dei videogiochi, anzi. Possiamo definire Little Big Planet un innovatore del genere platform e che sulla console Sony ha trovato la sua piccola fortuna regalandoci delle fantastiche avventure su ogni piattaforma. Ovviamente era un gioco destinato a uscire anche sulla nuova ammiraglia e cosi è successo, ma con qualche differenza rispetto ai predecessori. Media Molecule si è fatta da parte, dando la possibilità ai ragazzi di Sumo Digitale di sviluppare questo terzo capitolo. Non era un lavoro facile in quanto la mole di lavoro da fare è davvero abnorme e ravvivare un gameplay cosi creativo è un cosa da pochi. Infondo parliamo di un mondo già consolidato e rompere i fragili equilibri che lo compongono potrebbe significare fallire. Volete davvero sapere se questo gioco merita o meno di essere il successore dei lavori di Medial Molecule? Bene. Allora tuffiamoci nel fantastico mondo di immagisfera e vediamo cosa ci ha riservato Little Big Planet 3.

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Un nemico terribile… no, seriamente.

Bunkum, un paradiso terrestre dove l’immaginazione regna incontrastata e sprigiona vortici di creatività. Un luogo ameno in cui i sogni diventano realtà e le realtà restano tali fino ai nuovi sogni. E’ il posto in cui ognuno di noi vorrebbe scintillare di fantasia, da solo o in compagnia. Purtroppo, però, le utopie non durano molto e con il nostro arrivo tutto cambia. Newton, un personaggio all’apparenza dolce e simpatico prende il controllo su Bunkum e noi, come dei veri eroi dovremo salvare il mondo… no, dovremo mettere a posto il pasticcio creato da noi e con questo salvare Bunkum. Insomma, una storia che non ha niente di particolare, come infondo lo è ogni Little Big Planet. Un gioco cosi fonda solo la uno degli strati con la trama e si focalizza invece sul cameplay, che analizzeremo nel prossimo capitolo.

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Ma quanti amici nuovi!

Come abbiamo detto all’inizio, aggiornare un gameplay già condensato è qualcosa di complesso e serve un’abilità non indifferente nel farlo senza snaturare tutta la composizione. Ciò che sono riusciti a fare i ragazzi di Sumo Digital è sicuramente un prodotto che si tiene saldamente in piedi e senza correre ci mostra alcune nuove caratteristiche del gioco. Qualcuno avrà già capito che stiamo parlando degli amici di pezza che accompagneranno il nostro SackBoy nel corso dell’avventura. Sarebbe più opportuno dire però che si tratta di una feature da sbloccare e non potremo utilizzarla sempre. In tutto avremo a disposizione tre diversi amici di pezza, che grazie alle loro abilità ci daranno una mano pressoché immensa nel compimento delle missioni. Queste in questo terzo episodio presentano tante diramazioni grazie alla massiccia presenza di quest secondarie, che ci forniranno una visione più ampia del mondo di Bunkum e degli abitanti che lo popolano. Queste missioni daranno sicuramente un marcia in più alla breve durata del gioco, che si attesta sulle 6 ore circa.

Chiaramente il single player o la modalità storia è solo il tappo che chiude tutto il mondo infinito creatosi con i primi due titoli. Un numero cosi impressionante di livelli da far impallidire anche il più impavido sackboy della storia. Infondo la potenza che si porta dietro Little Big Planet 3 è in parte stata creata dai precedenti due, ma affrontare i nostri livelli preferiti con una grafica migliorata e i 1080p è sicuramente un’esperienza che ognuno di noi dovrebbe fare.

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Prendi quel casco e andiamo!

Altra novità apportata in questo capitolo è la presenza di gadget che ci permettono di fare svariate cose. Avremo a disposizione un casco che ci permetterà di viaggiare su dei tubi e di trasportarci molto velocemente, delle scarpette che ci daranno una spinta in una direzione da noi decisa, un visore capace di sparare delle biglie che ci aiuteranno a portarci da una parte altrimenti irraggiungibile altrimenti e tanti altri da scoprire. Quasi ogni oggetto può essere usato in tutti i livelli e con tempo si scopriranno altri modi per usarli. Questa piccola novità non è solo un modo per divertire durante la modalità storia, ma si tratta di un vero escamotage per dare la possibilità di creare nuovi livelli usando anche i nuovi gadget.

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Creiamo qualcosa?

Come ogni capitolo della saga, anche Little Big Planet 3 presenta la luna. No. Non quella che vedete giornalmente fuori dalla finestra quando le tenebre iniziano ad avvolgere le terre, ma quel posto meraviglioso in cui la nostra immaginazione crea oggetti, livelli e tutto ciò che vogliamo. In questo nuovo capitolo creare gli oggetti è ancora più facile grazie a una maggior precisione di inserimento di oggetti. Non è una cosa da poco in quanto posizionare un oggetto e ridimensionarlo risulta molto più facile. Possiamo dire che forse è l’unico vero caso in cui il trackpad del pad serve a qualcosa. Potremo usarlo a mo’ di mouse spostando l’oggetto o ridimensionarlo con il pinch to zoom, ma ovviamente ciò non risulterà immediato ed è probabile che si passerà subito agli stick. In linea generale, però poco è cambiato dell’editor, ma forse perché stravolgere la parte più importante del gioco sarebbe stato fatale per il titolo.

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Ma quanto siamo colorati?

Il vostro sackboy non è solo un avatar, ma è il vostro alter ego nel Bunkum e come il vero alter ego merita di vestirsi bene, like a sir. A questo proposito nasce il simpatico negozio in game che ci permette di vestire il nostro sackboy usando le gemme speciali trovate nel gioco. Potremo addirittura far diventare il nostro personaggio un lupo o altro tipo di animale e sfrecciare nel mondo con delle sembianze del tutto nuove. Insomma, le possibilità che ci offre questo Little Big Planet 3 sono davvero immense e sta a noi sfruttarle.

Lo stile grafico che presenta questo capitolo è come al solito coloratissimo e allegro, ma nonostante ciò si nota il passaggio alla next gen. Ovviamente non è un passaggio all’ultra realismo, ma piuttosto è un upgrade generale delle texture e delle animazioni, che ora sono più belle e fluide. Come detto in precedenza, il gioco gira a una risoluzione di 1080p su PS4 e 720p su PS3.

Altro fattore da non sottovalutare e che è stato sempre presente in ogni Little Big Planet è la colonna sonora. Come al solito ci troveremo dinanzi a tanti arrangiamenti di brani famosi e che per tutto il corso dell’avventura ci culleranno in questo turbinio di colori e simpatia. Purtroppo il doppiaggio invece è forse un po’ troppo infantile e spesso presenta degli stereotipi che qualcuno potrebbe non sopportare.


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