Care marchesine, non è mia abitudine fare la bacchettona, perché non lo sono, mi considero un'essere umano libero e liberale; ma credo ci si debba comunque porre dei limiti nella vita, soprattutto quando si parla di bambini, dobbiamo avere degli obblighi morali di etica e buon senso quando trattiamo le loro vite. Ho assistito tempo fa ad un programma che parlava di piccole bambine americane, "costrette" a parer mio a giocare con qualcosa che ancora non gli deve appartenere, "la bellezza sfrontata e l'ammiccamento femminile". Mi sono sentita in forte imbarazzo guardando queste madri che con la finta scusa del "... a loro piace farlo, perché per loro è un gioco", costringono a volte anche con pianti struggenti bambine innocenti a vestirsi e truccarsi come baby-prostitute, utilizzando ciglia finte, dentini finti, unghie finte, parrucche, abbronzature spray, vestitini succinti e sguardi maliziosi per convincere giurie composte da "fantomatici esperti" a dare più punti alle loro performance. ( in cosa poi sarebbero degli esperti? Mah...) Che dire... vogliamo parlare di istigazione alla pedofilia? E' troppo forte come provocazione? Credo di no. Sensualizzare corpicini così piccoli lo trovo indegno. Trasformare bambine innocenti in bambole "sexy" lo trovo vergognoso. Sintomo di una società sempre più malata. Dico sempre che poi ognuna di voi si farà la sua opinione, io la mia la voglio dire ad alta voce, perché sono convinta fermamente che una bambina di 5 anni debba giocare con le bambole e non con rossetti e ciglia finte. Da qui si parte a violare la donna, da quando siamo noi madri a vendere l'innocenza delle nostre figlie, a violare la loro tenerezza per qualcosa di così effimero e deviante. In cosa si trasformeranno queste piccole vittime? In deflorate replicanti, che non sapranno mai la loro vera identità, pronte a svendere i loro corpi in cambio di cosa?
A sx Jonbenet Ramsey, strangolata e stuprata la notte di Natale in casa propria, con mani e piedi legati.
A dx Thylane Blondeau, Top-model a 10 anni - Foto su VOGUE France
Babies are not Barbies
Convenzione ONU sui diritti all'infanzia
Art. 31 Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. Art. 32 Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo di essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e socialexoxoA.