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Liv. 1 – Tra il dire e il fare c’è di mezzo… il mental coach

Da Certifiedmentalcoachitalia

Diciamo la verità: dire agli altri ciò che devono o dovrebbero fare è facile. Studiare ed approfondire tecniche di sviluppo personale e miglioramento delle performance è per alcuni piacevole, per altri addirittura appassionante e stimolante. Fare un’attività che ti permette di confrontarti con persone e realtà diverse e di avere un’influenza positiva sulle vite degli altri è indubbiamente lusingante.

Ecco alcuni dei motivi che spiegano perché la professione del Mental Coach si sta sviluppando così rapidamente anche in Europa.

Diciamo la verità: dire agli altri ciò che devono o dovrebbero fare è facile. Studiare ed approfondire tecniche di sviluppo personale e miglioramento delle performance è per alcuni piacevole, per altri addirittura appassionante e stimolante. Fare un’attività che ti permette di confrontarti con persone e realtà diverse e di avere un’influenza positiva sulle vite degli altri è indubbiamente lusingante.

Ecco alcuni dei motivi che spiegano perché la professione del Mental Coach si sta sviluppando così rapidamente anche in Europa.

Ma la strada dello sviluppo delle competenze per diventare un ottimo Mental Coach è lunga e prevede un “passaggio obbligato” che molte persone non vogliono affrontare e rimandano nel tempo illudendosi che “non è così importante”: l’applicazione costante e in prima persona delle “tecniche” di coaching che fanno parte del metodo che si decide di seguire.

Potenzialità della mente - tecniche di coaching

Di che cosa sto parlando?

Sto parlando della capacità di utilizzare al massimo le potenzialità della nostra Mente (concetto diverso da quello di Cervello) in ogni situazione che la Vita ci propone.

  • Il Mental Coach di un tennista che insegna al suo cliente come gestire al meglio il dialogo interno in allenamento e in partita,  DEVE essere in grado di sfruttare il proprio dialogo interno per  identificare quali sono le domande potenzianti da porre al suo cliente;
  • Il Mental Coach di un imprenditore che insegna al suo cliente come riconoscere le leve motivazionali dei collaboratori allo scopo di creare maggiore produttività e più benessere in azienda, DEVE essere capace di motivare suo figlio allo studio utilizzando le stesse “tecniche” in un contesto diverso;
  • Il Mental Coach che insegna ad una squadra come programmare gli obiettivi di gruppo e individuali per la stagione sportiva o per il semestre aziendale, DEVE utilizzare le stesse tecniche per programmare la propria attività e per coordinarla con i membri della sua famiglia o con i suoi collaboratori.

Per essere un ottimo Mental Coach non occorre essere competente nella materia di specializzazione del proprio cliente o essere un ex atleta professionista, quello che conta e che “si vede” dall’esterno è la capacità di applicare le Abilità Mentali oggetto della professione in ogni campo della propria Vita, professionale e personale.

 

Maurizia Moltoni


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