EUROPE Estragon, Bologna, 07 Dicembre 2015
Gli Europe con l'album "The Final Countdown" (uno dei dischi piu' venduti in assoluto della storia della musica), hanno unito e accompagnato almeno tre generazioni, gli allora adolescenti ottantiani come il sottoscritto, comprese le mamme di allora (come la mia), ma in parte direi che ancora riescono a lasciare il segno e raccogliere consensi tra quelle nuove e future.
Il colpo d occhio che presentava ieri sera l'Estragon di Bologna, stracolmo e traboccante di gente in ogni area del locale, con fans giunti a Bologna da ogni parte d' Italia (qualche straniero pure), e in coda già dalle prime ore del mattino, tralasciava ben pochi dubbi sull' interesse che questo evento avrebbe suscitato.Con il quasi sold out della data milanese dello scorso fine novembre, si era reso necessario inserire una ennesima data in Italia, immaginabile visto tra l'altro il seguito che gli scandinavi hanno sempre da noi.
E ovviamente da vecchio fan di razza degli Europe, ho visto la band in azione innumerevoli volte, appresa la notizia di questo concerto (in concomitanza col ponte dell 'immacolata), non mi son fatto di certo sfuggire questa oppurtunità di rivedere i miei idoli in azione!
L'acustica dell'Estragon è una delle migliori adatta ad eventi musicali di una certa caratura, inoltre nelle vicinanze è fruibile un ampio parcheggio, molto comodo e vicino all'ingresso.
La tensione, mista ad'emozione è palpabile nei volti del pubblico, composto per buona parte da Signore e Signorine (e non poteva esser altrimenti ) e mentre saliva a man mano la fremenza arrivano le fatidiche 21.45, orario previsto per l'inizio dello show degli Europe!
Precisi come un' orologio svizzero e in perfetto orario, le luci si abbassano e Joey Tempest, John Norum, John Leven, Ian Haughland e Mic Michaeli fanno il loro ingresso trionfale sul palco, e intonando l'opener "War of Kings" (brano estratto dall'ultimo studio album) a cui fa seguito " Hole in my pocket " e sono subito applausi, flash, e incitamenti e braccia elevate in cielo!
L'esaltazione dei fan vera e propria però (inutile girarci attorno) arriva coi pezzi celebri degli anni 80, come "Superstitious" cantata a squarciagola dal pubblico, a cui segue subito dopo "Carrie", struggente e famosissimo lento, che un pò ci ha fatto commuovere ancora nonostante questa canzone abbia più di vent'anni. noi old school abbiamo viaggiato con la mente per un attimo a ritroso nel tempo, in quell epoca indimenticabile e leggendaria che erano gli anni 80.
Joey Tempest stasera è davvero in palla e in splendida forma, sia fisica che vocale finalmente, perchè le ultime due volte che l'ho sentito (recentemente in Spagna al Barcellona Rock Fest di luglio) mi aveva lasciato perplesso per il poco coinvolgimento della sua performance.
Invece ieri sera ha sfoderato una prestazione maiuscola, giustamente apprezzata e applauditissima.
Da un punto di vista tecnico gli svedesoni non hanno mai deluso, sono dei grandissimi musicisti, grandi professionisti e ineccepibile macchina da guerra.
John Norum è stratosferico con la chitarra mentre Leven e Haugland non sbagliano un colpo, una base ritmica poderosa, Mic Michaeli disegna con le tastiere emozioni e melodie da premio oscar!
"Wasted time" estratta da quel capolavoro che e' "Wings of tomorrow" rappresenta più che una sorpresa..."Let's the good time rock" altro momento clou del concerto, con le fans di Joey a far a gara nel lancio di souvenir..sul palco arrivavano fiori, cuori gonfiabili, striscioni...insomma..il grado di "ebolizzione ormonale" si è elevato di molto.
Gli Europe del 2015 non vivono di ricordi e di passato solamente, ma sanno adeguarsi al music business odierno proponendo grande musica e ottimi album apprezzati dai fan dell'ultima ora.
Il repertorio continua con i nuovi brani, le validissime "Nothin 'to ya" e "Days of Rock n roll", c'e' spazio pure per "Firebox " dal recente " Bag of bones" e da "Look at the Eden" suonano "The Beast", davvero grintosa e rabbiosa in sede live.
Un giusto equilibrio tra passato e presente sulla scelta delle canzoni saggiamente proposte, è un valore aggiunto, che dimostra le capacità di una band di alto profilo e qualità.
Chi stasera e' venuto a vedere gli Europe, è tornato a casa felice, consapevole di aver visto un grande concerto di Rock, di quelli con la R maiuscola, che stan diventando merce sempre piu' rara oggigiorno.
Personalmente adoro la "vecchia scuola" e considero gli EUROPE capostipiti del Rock Hard melodico, questa sera hanno senza dubbio conquistato e riscaldato il cuore di tutti i presenti!
PS.
L AUTOGRAFO di JOEY TEMPEST in persona, con tanto di dedica personale sul vinile di "The Final Countdown ", e' stato un premio che mi sono voluto regalare!