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Livorno: vincitori premio combat prize 2015

Creato il 29 luglio 2015 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

combat_openingVINCITORI PREMIO COMBAT PRIZE 2015

Si è conclusa sabato 25 luglio, nella meravigliosa cornice dorata della Sala degli Specchi del Museo Giovanni Fattori di Livorno, la sesta edizione del PREMIO COMBAT PRIZE 2015 decretando i vincitori di quest’anno. La giuria composta da Patrizia Sandretto Re RebaudengoFabio CavallucciFrancesca BaboniAndrea BruciatiStefano Taddei e Roberta Valtorta ha scelto come vincitore della sezione Pittura Egle Karpaviciute, per l’opera “Story for the Painting I” con la seguente motivazione: Per l’abilità nel creare un’immagine pittorica che ha per soggetto l’ambito artistico e la storia della pittura, manifestando il valore concettuale della pittura del nostro tempo.
Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Nataly Maier.

Per la sezione Fotografia la giuria ha decretato vincitrice Rachele Maistrello con l’opera “Senza Titolo” per aver risolto il tema del rapporto tra le persone e tra le persone e l’ambiente vissuto lavorando sulla coincidenza visiva tra lo spazio tridimensionale e la superficie dell’immagine, quasi ai confini con l’illusione ottica, che diviene occasione per discutere la possibilità stessa di dare rappresentazione alle relazioni umane.
Particolare menzione della giuria per Lamberto Teotino.

Per la sezione Grafica è risultato vincitore Michael Hirschbichler con l’opera “Slaughterhouse Complex“, ritenuto un lavoro capace di rinnovare una tecnica antica, con la quale l’artista produce metafore della nostra contemporaneità, suggerendo immagini a metà tra complessi piani urbani e dispositivi di sistemi elettronici.
Particolare menzione della giuria per il secondo posto ex-aequo a Samuel Grajfoner e Vincenzo Punzo.

La giuria ha decretato vincitore per la sezione Scultura/Installazione Samuele Cherubini con l’opera “Pimp” per la sua capacità di rileggere in chiave ironica e mai superficiale il modo di intendere la pratica installativa, donando al fruitore la capacità di immergersi in una dimensione insieme ludica e surreale, dove l’emotività gioca un ruolo sempre coinvolgente.
Particolare menzione della giuria per il secondo posto a Luca Rossi.

Infine per la sezione Video la giuria ha assegnato il premio a Daniel Nicolae Djamo con l’opera “Territorial marking”. Queste la motivazioni: per aver creato una narrazione chiara ed essenziale dal punto di vista visivo e assai articolata nel dialogo, che affronta non senza ironia le questioni intrecciate dell’identità sociale, politica, religiosa e della biografia personale, a partire da due elementi simbolici importanti come la bandiera e il paesaggio.
Particolare menzione della giuria per Roberto Fassone.

Per quanto riguarda i premi speciali che mettono in palio tre residenze d’artista a Berlino, Firenze e Livorno sono stati assegnati rispettivamente a:

  • Guglielmo Castelli a Berlino, per la capacità di modulare e reinterpretare la figura umana e le sue dinamiche attraverso una modalità pittorica densa e corposa, rivelatrice di un’attenta ricerca dal piglio internazionale che trova le sue radici nella tradizione pittorica italiana.
  • Shirin Salehi a Firenze, per la calligrafica precisione nel rendere un pensiero interpretativo con un segno grafico incisivo, sottilmente elegante e squisitamente raffinato.
  • Alessio Zemoz a Livorno, per l’attenzione alle tematiche sociali e alla multidisciplinarietà oltre alla volontà di unire la visione alla percezione costruendo un’immagine rappresentativa originale e fuori dagli schemi del territorio esplorato.

La Giuria Popolare ha infine decretato come vincitore Juan Eugenio Ochoa con l’opera “Lirica-Analitica”.

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