Liz Taylor, la bellezza inarrivabile della perfezione

Oggi non è morta semplicemente una leggenda del cinema, con la scomparsa di Elizabeth Taylor un regno è rimasto privo della sua Regina.
Il trono della Bellezza è rimasto vacante.
Spesso si grida al mito assai in fretta.
Bastano due anni per diventare un' icona di stile.
Una belloccia vien fuori e le si appioppa il titolo di più bella delle belle.
E' il più indiscutibile segno della desolazione intellettuale che ci circonda, infondo Dostoevskij ci aveva ammonito : “La bellezza salverà il mondo“.
Bene, ora che Elizabeth Taylor non c'è più siamo un bel pò nei guai.
Guardare una sua foto da le vertigini e ci costringe a scrutarla per capirne il senso... per scovare il segreto di tanta perfezione.
La bellezza, in se, ha qualcosa di eterno... se è vera.
Persino quando sfiorisce rimane intatta.
Ma quando si dice La Tayor si va col pensiero a quella classe di persone alla quale appartengono Marlene Dietrich, Greta Garbo, Marilyn Monroe...Haudry Epburn e poche altre.
Un manipolo di donne che si sono elevate dal semplice status di comuni mortali... per diventare delle dee di celluloide...
...vive per sempre, eterne.
Intatte e mai sfiorite... in quanto incarnate perfettamente con l'idea stessa di perfezione.