Per qualche misterioso motivo, da ragazza mi capitò tra le mani un libretto in edizione economica che mi fece conoscere Maugham. “Liza di Lambeth”, andato, ahimè, perduto, è la storia breve di una ragazza di un quartiere operaio che si trova trascinata in una serie di scelte e incontri che segneranno in modo drammatico la sua vita. Ma è anche il libro che mi ha spinto a cercare altri romanzi di Maugham, questo medico internista che abbandona la medicina e intraprende la strada della letteratura, proprio dopo il successo di “Liza”, e mi ha regalato libri così diversi e così belli tra Gauguin, spie, avventure e ‘favole per grandi’. Nato il 25 gennaio del 1874 e ancora ben presente nelle mie letture.