Uno dei giochi che io e Sofia facciamo ogni volta che l'accompagno all'asilo è quello di fermarci nei pressi di una centralina (credo della corrente) a giocare a far finta che sia un bar. Prima Sofia serve me, poi io servo lei.
Questa mattina però lei non aveva voglia di fermarsi a giocare. Aveva troppa voglia di andare all'asilo a raccontare alle maestre e agli amici una cosa che aveva appena imparato sui nomi dei pianeti e sui giorni della settimana in italiano, Non mi ha però detto che non voleva fermarsi, ma ha semplicemente rallentato poco prima che raggiungessimo la centralina, mi ha guardato e poi mi ha detto: "Sai papà, oggi forse il bar è chiuso... non sono arrivate le brioche".
"Hai ragione, è chiuso" le ho detto, e abbiamo aumentato il passo.
Lei ha sorriso, e mi ha stretto più forte la mano, forse perché io penso che quel gioco lo facciamo per lei, e lei forse pensa che sta al gioco per far divertire me.
E dopo aver raccontato alla maestra dei pianeti mi ha voluto accompagnare al cancello per darmi un abbraccio.