Il leggero ondeggiare della nave in questa magnifica giornata di sole può avere vari effetti: può fare ondeggiare anche il nostro stomaco, con conseguente stato di disagio gastrointestinale, può stimolare l’appetito dei viaggiatori o, come ogni mezzo di trasporto, con le dovute precauzioni può manifestarsi in una interessante voglia di leggere, anche per passare il tempo.
Stipati all’esterno saremo in centinaia, di ogni genere ed estrazione sociale: dalle famiglie in vacanza alla squadra di calcio femminile, fino al residente isolano che torna con gli acquisti fatti sulla terraferma; di tutto questo marasma di gente, tra chi in piedi e chi seduta sulle scomode (e spesso rovinate) panche in legno, si potrebbe fare uno studio antropologico di prim’ordine.
La lettrice viene scovata senza problemi, in quanto seduta di fronte a me: è sui quarant’anni ed è vestita giovanile, con una canottiera verde sotto una maglia a maniche corte rosa, il tutto corredato da un jeans che la sta sicuramente facendo patire sotto al sole e un paio di scarpe alte.
Il suo viso poco truccato invece non nasconde le numerose lentiggini che tengono compagnia alle guance rosse e gli occhiali sottili fanno da perfetta cornice al soggetto.
Il libro che viene tenuto nella mano destra è Veronika decide di morire di Paolo Coelho in versione rilegata, con etichetta della biblioteca che occupa metà della costina; nell’altra mano invece tiene una sigaretta elettronica che percorre i quindici cm che separano la stessa dalla bocca molto frequentemente.
Vi ricordate quando ho detto che viaggiare può stimolare la lettura? Ecco, non è questo il caso: infatti dopo cinque minuti (e una pagina), la donna abbandona l’amico cartaceo per dedicarsi completamente all’amica nicotina. In tutto questo però è felice, rilassata, distesa e sta andando in vacanza: avrà ben tempo di leggere sdraiata sulla spiaggia nei prossimi giorni.
Una settimana dopo, 27 settembre, mattina. Stesso traghetto, ma tratta inversa, Ischia-Napoli; anche questa giornata, un sole meraviglioso che fa ancora più strano perchè è già autunno.I posti a sedere, seppur teoricamente aleatori, risultano deterministici e le persone sul traghetto sono più o meno le stesse e nelle stesse posizioni a sedere, pur non essendoci prenotazioni sulle scassate panche.
La donna dell’andata c’è ancora, eccome, ma questa volta a leggere non ci prova nemmeno; lei e le sue lentiggini sono dedicate interamente a fissare un punto nel vuoto e alla e-cigarette.
Per fortuna un uomo di nazionalità tedesca ci dà la soddisfazione di avere un lettore sulla nave anche al ritorno: di una raffinata eleganza, occhiali tondi e capello biondo paglia corti, camicia bianca e pantaloni color crema, scarpe coordinate.
Con le gambe accavallate legge Glaube der Lüge di Elizabeth George, il tutto in modo molto posato e tranquillo, come se la sua vacanza non fosse ancora finita (beato lui).
Il traghetto continua a ondeggiare, la gente continua a mangiare avidamente oppure a stare piegati in due mantenendosi la pancia (a volte anche entrambe le cose in successione); il lettore, a pochi minuti dall’attracco, mette via il libro giunto a fine capitolo, fa un’orecchietta alla pagina e si accomoda a prua ad ammirare il Vesuvio e ciò che gli sta sotto, sempre con la stessa seria, ma rilassata, espressione.
* LM Stories: Tutto quello che accade intorno ad un libro e al suo lettore, senza limiti di spazio.
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