Nella tristezza più totale per la morte di Peter O'Toole, storico interprete di Lawrence d'Arabia, arrivano i dati finali dal boxoffice Usa con Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug unico dominatore del weekend.
Sin dai primi dati giunti dalle anteprime di mezzanotte si era capito che La Desolazione di Smaug non avrebbe superato il primo capitolo Un Viaggio Inaspettato ed in effetti il film di Peter Jackson ha dovuto registrare una sorta di battuta d'arresto.
Il responso finale racconta un incasso in 72 ore di 73,6 milioni comprese le anteprime di mezzanotte contro gli 84,6 milioni di Un Viaggio Inaspettato, più di 10 milioni di distacco che effettivamente risultato abbastanza troppi, difficile dare adesso la colpa alle 200 sale in meno del secondo capitolo, qualcosa effettivamente non sembra essere andata come avrebbe.
A far sorridere la Warner Bros però sono i dati che arrivano dal boxoffice worldwide dove La Desolazione di Smaug ha raccolto 131 milioni per un totale comunque straordinario di 205 milioni in soli 4 giorni.
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Il resto della classifica americana vede al secondo posto Frozen - Il Regno di Ghiaccio, il cartoon regge e guadagna altri 22,1 milioni per un totale di 164 milioni in un mese di distribuzione, al terzo posto invece si piazza Tyler Perry's A Medea Christmas, l'ennesimo capitolo della saga porta in saccoccia solo 16 milioni all'esordio divenendo il secondo peggior esordio per il franchise.
Si segnala inoltre il raggiungimento dell'incasso totale di 356 milioni per Hunger Games: La Ragazza di Fuoco e l'ottimo esordio di American Hustle che in sole 6 sale ha incassato 690 mila euro con una media per sala impressionante di 115 mila dollari.