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LO PSICOLOGO RISPONDE: "Adolescenza, integrarsi nel gruppo"

Da Dott.ssa Katjuscia Manganiello - Pesaro
PSICOLOGO RISPONDE: Allora, mi chiamo Flavia e ho 16 anni. Tre settimane fa ho iniziato a uscire in una nuova compagnia. Mi sono trovata molto a mio agio, sono molto simpatici e ho subito pensato di continuare a uscire con loro.La settimana passata è
arrivata dalla Sicilia la migliore amica della mia compagna di classe e ho deciso di non disturbarle. Così non ci sono più uscita. Una sera avevo casa libera e ho chiesto a tutte se volevano venire da me ma nessuna poteva e mi sono sentita sola, senza amiche.I giorni seguenti ho scritto alla mia compagna di classe e non mi ha nemmeno chiesto come stavo dopo due settimane che non ci sentivamo!

In pratica sono ossessionata dalla paura di disturbare le persone, di non essere accettata, di passare per quella paranoica e noiosa che non si sa divertire. Non ho nessuno con cui parlare seriamente dei miei problemi, neanche con mia mamma perché non so, forse mi vergogno o forse ho paura di essere giudicata. Non esco mai e non voglio chiedere alla mia amica se posso uscire con loro perché secondo me non sono accettata anche se mi trattano bene. Mi può aiutare? GrazieFlavia.

Cara Flavia,da parte sua leggo un forte desiderio di appartenenza tipico della sua età. In adolescenza, si esce dalla propria famiglia per fare esperienze con il gruppo o con le amicizie dove ci si sperimenta e si entra piano piano nel mondo degli adulti e dell'indipendenza.Tutto ciò non avviene in maniera indolore ma paura e insicurezza accompagnano spesso questo percorso di crescita, come nel suo caso.Lei, si sta mettendo alla prova e nonostante il forte desiderio a volte la paura di un fallimento è più forte, con il risultato che si trattiene dal prendere l'iniziativa.Il rischio è quello di chiudersi piano piano fino a rinunciare a uscire.Come psicologa e psicoterapeuta ritengo che sia importante per lei un sostegno che l'accompagni in questa fase delicata e l'aiuti a trovare la forza e le risorse per mettersi in gioco e tollerare i fallimenti (in questo caso ne dovrebbe parlare con i suoi genitori che devono acconsentire al percorso psicologico, in quanto minorenne).
Se decide di provare da sola ecco alcuni consigli:- entri in un gruppo strutturato (scout, attività sportiva, centro di aggregazione, altro) che le permetterà di sviluppare delle capacità migliorando la sua autostima e allo stesso tempo di sperimentarsi in un gruppo già costituito e protetto;- si trovi sempre delle alternative (se l'amica non può uscire con lei ne chiami un'altra a cui aveva già pensato anticipatamente, se non trova nessuno programmi un'attività da svolgere anche da sola) può accadere che gli amici abbiano altri impegni;- chieda a sua mamma o altri adulti di raccontarle la loro adolescenza, magari guardando l'album fotografico, imparerà molte cose utili.
Se non cambia nulla è necessario un percorso di sostegno psicologico. In questo caso mi contatti nuovamente (o mi faccia contattare dai suoi genitori) e le darò indicazioni in merito.Buona fortuna,

DR.SSA KATJUSCIA MANGANIELLOPsicologa e Psicoterapeuta
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Dott.ssa Katjuscia Manganiello – Psicologa Psicoterapeuta Pesaro Urbino MarcheStudio di Psicologia e Psicoterapia – via Guido Postumo, 8 / 61121 Pesaro Urbino Marche
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