Leggendo il blog di Paolo Gambi vengo a conoscenza di questo manifesto, quello che vedete qui sopra.Che cos'è il Psychiatric Circus?Ecco cosa si può leggere dal loro sito: Un evento psicotico, un viaggio nella follia, un luogo in cui il senso delle cose è totalmente capovolto.
Nel manicomio del dottor Josef nulla è come sembra.
Non fidatevi di nessuno, perché qui trovano asilo solo i pazzi, e i pazzi, si sa, non conoscono regole. Un cast internazionale di artisti di altissimo livello, un gioco di incastri tra acrobatica al suolo e acrobatica aerea, verticalismo, contorsionismo, cabaret, fantasismo e tanta folle comicità per regalare agli spettatori risate di puro terrore.
Ci sono state polemiche su questo spettacolo da alcune associazioni dicendo che insultano i pazienti psichiatrici e che il matto (parola che odio) sia rappresentato come qualcosa di cui ridere.Personalmente io non posso dire nulla dello spettacolo anche perché non sempre un'immagine racchiude quello che poi si intende (Basti pensare alla foto del bambino e dell'avvoltoio di cui non si è capito niente di ciò che si voleva dire).
Quindi non me la sento neanche di dire Abbasso lo spettacolo! Deve essere censurato! perché censurare qualcosa per partito preso è qualcosa che fa davvero orrore.Lo spettacolo è vietato ai minori di 14 anni ma il manifesto è visibile per le strade (come potete vedere dal post di Paolo Gambi citato sopra) ed è questo quello che più mi crea dubbi.E' chiaro che per pubblicizzare uno spettacolo, bisogna creare qualcosa che lo rappresenti ma mi chiedo se sia davvero necessario questa figura inquietante.Molte volte si sottovaluta l'impatto che immagini terrorizzanti possano avere sui bambini e anche sulle persone emotivamente fragili.Leggendo, alcuni hanno inteso questo spettacolo come un modo per esorcizzare le loro paure e alcuni hanno parlato di spettacoli simili all'estero dove gli adolescenti accorrono a frotte proprio per questo motivo.Niente da dire su questo, ma un'immagine simile mentre stai passeggiando cosa può suscitare?Tante volte si discute di ciò per esempio in merito a pubblicità sessiste o blasfeme o anche opere d'arte (vi ricordate quel caso del murales di Ravenna?)Che cosa posso dire ai bambini riguardo a questo manifesto?Chi è quell'uomo? Cosa vuole rappresentare?Ai bambini non servono tante parole per spiegare un fatto. Per esempio, a qualcuno può infastidire un manifesto dove due uomini o due donne si baciano.Che cosa puoi dire ai bambini?"Vedi, si baciano perché si amano come io e (metti nome del partner)."Non serve tanto metterci delle parole in più.Che cosa rappresenta questo uomo del manifesto qui sopra?A parte il fatto che non so quale parte abbia nello spettacolo, ma che cosa si può dire a un bambino se questo mi chiede chi sia?Non si può neanche dire che rappresenta un uomo che sta male.Nella mente di un bambino può rappresentare l'orco, l'uomo cattivo.Si sa che nelle fiabe ci sono questi personaggi, ma alla fine vengono sconfitti.Molte volte badiamo alle parole che si dicono e poco alle immagini che si trasmettono come se queste passano da un orecchio all'altro.Quello che sto dicendo non si tratta di un voler censurare le immagini, ma di avere piena coscienza di esse, del potere che hanno.Non possiamo essere fruitori passivi di quello che vediamo anche se spesso lo spettatore viene rappresentato come uno zombie.Non dimentichiamo poi che il bambino è in pieno contatto col suo mondo interiore e quello che vede è vivo più che mai per lui.Poi non so se come dicono quelle associazioni, offendono i pazienti psichiatrici anche se sono consapevole di questo stigma della malattia mentale e/o psichiatrica, uno stigma di vergogna, la sensazione di non essere capiti dagli altri perché è tutto nella tua testa, perché vieni preso per una barzelletta.E poi ci sono quelli che dicono che siamo tutti matti. Dipende per cosa intendi con questa parola.
Comunque non sottovalutiamo le immagini e l'impatto che hanno su di noi.
Anche su noi adulti che non siamo affatto immuni dalle immagini (e non parlo esclusivamente di questo manifesto) anche se si tende sempre di più alla razionalità, non sottovalutiamo il nostro mondo interiore dove le immagini hanno pieno controllo.
Un'immagine può davvero condizionarci, può davvero prendere un posto continuo nella nostra mente anche se magari razionalmente cerchiamo di evitare questo. E poi magari ritornare dopo diverso tempo.
Non sottovalutiamo il loro potere.
P.S.: Se avete visto lo spettacolo, ditemi pure come vi è sembrato. Io di certo non starò a dire a boicottarlo né mi metterò a oscurare il manifesto. Non è questo il mio modo di fare. Se poi anche voi volete condividere le vostre sensazioni a riguardo fatelo pure. Sempre senza arrivare alle polemiche.