
Lo sapevate che…

Aleister Crowley: Droga, Sesso, Satana e Rock n Roll!
Cari amici di Sognando Leggendo, eccoci ad una nuova puntata della rubrica dedicata alle curiosità! Stavolta, per certi versi, non prenderò effettivamente in analisi

Ovviamente qui a Sognando non vogliamo darvi una biografia del personaggio, per quello volendo c’è internet e ci sono molti libri (più o meno interessanti) che possono fornirvi una analisi accurata di tutta la sua vita; quello di cui noi vogliamo parlare è della influenza che Crowley, a decenni di distanza, esercitò sulle massime rockstar del periodo d’oro della musica ovvero gli anni 60/70. Mick Jagger, i Beatles, Jimmy Page, David Bowie,


È questa sua aria di sfida ad aver conquistato giovani uomini che negli anni 70, per certi versi, ricoprivano il ruolo di ribelli, rispetto al potere ed alla morale del periodo. Pensiamo ad esempio ai Beatles. Gruppo nato un po’ come prototipo delle boy band attuali, ragazzi bellocci da vendere facilmente alle ragazze, insomma un progetto zero. Ma la band presto mostrò di essere fatta di una pasta ben differente e sancì il proprio amore per Crowley e l’occultismo nella celebre copertina di Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, dove il Nostro Crowley compare assieme ad altri personaggi importanti e più o meno inquietanti.

Non è difficile trovare poi in alcune canzoni riferimenti espliciti alla sua Opera. David Bowie, caduto in preda ad ossessioni deliranti legati a demoni, alieni e strane presenze, farà un riferimento esplicito ad una delle sue opere più famose (e già citate da noi) White Stains ovvero Macchie bianche, poesie pornografiche dal titolo assolutamente inconfondibile, le macchie bianche di cui si parla altro non sono che gocce di sperma. Bowie lo citerà più volte nei suoi dischi anni 70 fra cui nel suo classico capolavoro Station to Station, pezzo che darà il titolo al suo lp del 1976, lavoro particolare, cocainico, avvolto nel mistero per certi versi, opera in cui il personaggio del Sottile Duca Bianco tornerà per lanciare Dardi negli occhi degli innamorati e per creare sicuramente delle macchie bianche. Anche Bowie era allora considerato come un ribelle, giocava con la sua sessualità in modo spinto ed esplicito, tanto che la sua bisessualità non fu mai tenuta nascosta. L’artista si portò dietro questa sfumatura di mistero sempre che ancora oggi lo avvolge: a David gli uomini piacevano davvero o ci ha solo preso in giro? Chissà…

Altra figura totalmente ossessionata da Crowley era Jimmy Page, chitarrista e mente dei Led Zeppelin. Page in tutto il suo periodo nel ‘Dirigibile’ ha sempre mostrato questo suo lato lasciando indizi praticamente ovunque. Nel terzo Disco del gruppo verrà fatto incidere sulla prima stampa del vinile del 70 “Do what thou wilt so mote it be” ovvero “Fai ciò che vuoi, solo così potrai essere”. Una sorta di maxima summa del pensiero Crowleiano, ovvero sii ciò che vuoi, non piegarti al potere, se serve sfidalo, solo così sarai totalmente libero. Insomma il motto di un novello Lucifero 😉 Ma Page non si limitò solamente a questo, sempre nel 71 comprò Boleskine House (la casa che potete vedere alle spalle di Page in foto!), casa appartenuta a Crowley sul lato nascosto di Loch Ness. Si è sempre detto che la casa fosse maledetta. Oggi ospita un Bed & Breakfast ma pare che solo la parte “ripulita” sia stata adibita a questo uso. Ma il chitarrista, totalmente ossessionato, acquistò svariati oggetti appartenuti all’esoterista quali mazzi di carte, abiti da cerimonia, bastoni da passeggio, insomma qualsiasi cosa potesse essere anche solo stata toccata dal suo idolo; Jimmy al contrario di molti altri rockers del periodo però, si lasciò andare a studi esoterici intricati raggiungendo quindi una dimensione più complessa e profonda rispetto agli altri appassionati colleghi. Sappiamo anche che Page studiò a fondo il rito della Sex Magik per metterla poi in pratica con le sue varie amanti/fidanzate. Si dice anche che la morte del batterista del gruppo, John Bonham, sia stato una sorta di tributo da pagare per un presunto patto con il Demonio. Insomma per Page e la sua ossessione mai nascosta, si è sempre parlato di Satanismo vero e proprio.
C’è da dire che Crowley con la sua filosofia e la sua posizione scomoda, non smentì mai questa sua paternità ma anzi, la sfruttò a suo piacimento e per suo tornaconto personale. Leggendo le sue opere, quello che viene alla luce è una figura affascinante, figlia di un periodo storico il cui l’occultismo e lo studio delle scienze segrete, era all’apice; forse Crowley


Attualmente Crowley è diventato una sorta di marchio, un po’ come Andy Wharol, facilmente trovabile su magliette o gadget vari. Eppure al contrario di Wharol stesso, pochi sanno davvero chi sia e quali furono i suoi veri pensieri.
Io consiglio sempre di riscoprire certe fonti, possono riservare piacevoli studi e sorprese. Ovviamente come più volte ha ripetuto anche Page nelle sue interviste, “prendete delle precauzioni se volete improvvisarmi occultisti” 😛
Alla prossima puntata! Stay Tuned!
