Abbiamo provato la versione PlayStation 3 dell'atteso A Realm Reborn
Se frequentate assiduamente queste pagine, non vi sarete persi una manciata di mesi or sono il nostro corposo pezzo dedicato alla beta di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn. Al tempo dell'uscita originale della quattordicesima fantasia targata Square Enix non fummo indulgenti con certi errori, anche madornali, che macchiavano il progetto. Dopo una lunghissima gestazione ed un pesante lavoro di rielaborazione dei contenuti, però, la nuova vita del gioco di massa online sembra presentarsi con valori produttivi e idee che fanno quantomeno ben sperare. Se volete sapere tutto sul gioco in uscita il prossimo 28 di agosto vi invitiamo a leggere quel pezzo, mentre nelle righe che seguono analizzeremo la versione PlayStation 3, da noi brevemente provata nel corso di un evento tenutosi sullo showfloor dell'E3 2013. L'incarnazione per la next gen targata Sony, da poco annunciata attraverso un trailer ufficiale, non è stata invece oggetto di discussione e ci siamo limitati a registrare una dichiarazione sulla data d'uscita, fissata per il 2014. Final Fantasy XIV: A Realm Reborn - Nuovo trailer di classi e mestieri
Ci voleva il controller?
La demo ci ha unito ad gruppo con altri sette compagni, tutti impegnati a sfidare il gigantesco Ifrit all'interno di un campo di battaglia circolare. Una sfida avanzata - i personaggio pre impostati che ci sono stati messi a disposizione erano di livello trenta - selezionata per darci un'idea delle scelte fatte per adattare il titolo a PlayStation 3. Per l'occasione abbiamo deciso di vestire i panni del Conjurer, il classico healer, in modo da poter valutare come l'adattamento dei controlli funzionasse anche con una classe che prevede una certa varietà e complessità di azioni eseguibili.
Con i due analogici si muovono rispettivamente il personaggio e la telecamera, mentre le abilità possono essere richiamate premendo rispettivamente R2 ed L2. Schiacciando uno dei dorsali, sullo schermo vengono evidenziati due diversi set di abilità attivabili agendo sui pulsanti frontali e sulla croce direzionale. Sembra particolarmente complessa e macchinosa come operazione, ma in realtà dopo qualche minuto e un'iniziale sconfitta, ci siamo abituati abbastanza in fretta a questo schema. E così ha fatto tutto il gruppo, che alla fine è riuscito a portare a casa la vittoria. La parte più complicata dell'adattamento, quella relativa al gameplay, sembra insomma aver ricevuto adeguate attenzioni. Certo non abbiamo avuto l'occasioni di utilizzare in maniera estensiva i menù, che in effetti potrebbero creare alcuni problemi, ma abbiamo avuto l'impressione che difficilmente Square Enix avrebbe potuto fare di meglio contando sul pad di PlayStation 3. Siamo meno soddisfatti, per usare un eufemismo, dalla componente visiva. Il gioco in sé non è mai stato nulla di eccezionale dal punto di vista tecnico, compensando con un'ispirata direzione artistica, ma qui il mix di una risoluzione non propriamente stellare di molte superfici ed una certa sporcizia dell'immagine, dovuta soprattutto alla presenza di parecchio aliasing, regalano un risultato dimenticabile. C'è da dire che difficilmente qualcuno giocherà Final Fantasy XIV: A Realm Reborn per la sua cosmesi sofisticata, ma ci sentiamo che, almeno stando al poco visto, sarebbe stato possibile fare di più. Contenutisticamente in compenso la versione console dovrebbe riprendere fedelmente quella PC, niente male considerando le difficoltà che un progetto simile deve incontrare per essere adattato ai limitati hardware della generazione oramai agli sgoccioli. Alti e bassi per questo porting, insomma, con l'esperienza che però nel complesso sembra uscirne fedelmente convertita e quindi sensazioni positive per il risultato finale. Agosto è dietro l'angolo e così anche la nostra recensione.