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Lo scardinamento degli argini

Da Maluna

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Se e' vero che per ogni vita umana esiste un libro che la racconta,e'lecito chiedersi chi ne sia di volta in volta l'autore.Che si voglia credere al Fato o si ritenga invece che
ognuno di noi sia l'unico e il solo artefice del proprio destino,e' innegabile che vi siano eventi cosiddetti scatenanti,spesso non piu' lunghi di un attimo, che spezzano gli
argini di protezione mutando per sempre il corso delle nostre esistenze. Esistenze apparentemente solide, quotidianamente cementate con una prudente mediocrita' e la
ponderata, conservativa abilita' di accontentarsi di cio' che il destino ci mette tra mani. Che scorrono parallelamente all'indomabile flusso dei nostri sogni, delle ambizioni e dei
desideri piu' arditi, tumultuose e spumeggianti rapide di emozioni e passioni convulse.
E che in un giorno qualsiasi, in un feroce attimo che subito capiamo non essere un attimo qualsiasi, si incrociano,si scontrano violentemente e dolorosamente si fondono le une con le altre forgiando nuove,eccezionali e sorprendenti avventure di vita. Scritte forse da una qualche annoiata divinita' superiore. O, chissa', dalla nostra stessa penna.Quella che teniamo nascosta in fondo all'ultimo cassetto del canterano ereditato dalla nonna insieme a un blocco di fogli ingialliti, sui quali abbiamo ormai perfino scordato di annotare le nostre fantasie, i tormenti d'amore, i rimpianti.Quella penna quasi scarica perché sostituita da una tastiera che traduce i pensieri su un piccolo display luminoso e li invia attraverso l'etere oltre i confini delle nostre case,delle nostre citta'. Oltre gli argini che proteggono le nostre solide mediocri esistenze. Così può capitare che una goccia d'inchiostro cada sul tappeto buono macchiandolo per sempre di sogni inespressi.O che un ardito, coraggioso Ti amo sfugga dalle dita e vada a posarsi sul piccolo display che si illumina sotto gli occhi di un uomo che segretamente amiamo da tutta una vita. Per caso, per destino. Oppure perche' per una volta,per un attimo soltanto, vorremmo essere noi stessi a causare la piena, lo scardinamento degli argini. Consapevoli che potremmo annegare tra le onde o uscire tutto sommato indenni e che per sapere quale tra le due opzioni il Fato
ha deciso per noi, dovremo attendere che il display torni di nuovo a illuminarsi.
Una, dieci, cento volte ancora.
E leggere come va a finire.

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