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Pare che l'Abi (Associazione Bancaria Italiana) si si sia detta disponibile alla possibilità che le banche finanzino le imprese per smobilizzare il TFR che andrà a finire in busta paga, purché ci sia la garanzia statale. La quale garanzia statale fa aumentare il debito; ma questi sono dettagli: semmai ci penserà la Cassa Depositi e Prestiti, ad estendere la garanzia alle banche...Tanto, da quelle parti, hanno i risparmi postali degli italiani. Che volete che sia mai?!
In pratica funziona così:
le imprese che devono erogare il TFR si rivolgono al sistema bancario che, una volta ottenuta la garanzia statale, eroga i soldi per smobilizzare il TFR, che finalmente giunge in busta paga.
Però, in busta paga, non arriva nella sua interezza. Perchè, per lo Stato, il TFR in busta paga costituisce materia imponibile da tassare. In altre parole, lo Stato tassa oggi ciò che avrebbe dovuto tassare domani; quindi si anticipa un po' di gettito: diciamo 3.5 miliardi,secondo alcuni calcoli circolati nei giorni scorsi. Niente male per uno Stato con le pezze al culo.