Altra acqua nella bufera, tra tentativi disperati di porre rimedio a un grossolano errore e un fronte che pare stabile nonostante l’infelice uscita su Opti Pobà che ha allarmato anche Fifa e Ue.
Gli altri non facciano i santarelli però, perché Blatter può fare tutto meno che la predica agli altri. Lo scandalo corruzione legato a Qatar 2022 è ancora fresco; ma questa è un’altra storia. Durante il sorteggio dei calendari della serie A 2014/2015 è intervenuto ancora una volta Carlo Tavecchio per chiedere nuovamente scusa. Non credo affatto alle accuse di razzismo dell’uomo che ha guidato la Lega nazionale dilettanti dal 1999. Quella frase è stata però “inqualificabile” – per dirla come il premier Renzi – e non può essere tollerata se ti candidi alla prestigiosa poltrona che dà sull’intero sistema calcio italiano.
Abbiamo bisogno di passi indietro, di ammissione di errori, di prove d’umiltà, del ricircolo di chi sbaglia con facce nuove. A maggior ragione in un caso come questo che ha destato scalpore e ha fatto rumore a livello internazionale. La credibilità di Carlo Tavecchio è compromessa. Il candidato principe alla presidenza della Federcalcio è stato pizzicato da La Zanzara di Radio 24, che gli ha fatto uno scherzo telefonico con un finto Luciano Moggi dall’altra parte della cornetta. Tavecchio ne esce alla grande senza fare accuse o lanciarsi in attacchi che ne avrebbero decretato la definitiva uscita di scena. E alla domanda su chi sia il suo preferito per la panchina della Nazionale, sentite come ne esce…