Anno: 2013
Durata: 97’
Distribuzione: TEODORA Film
Genere: Noir
Nazionalità: Francia
Regia: Alain Guiraudie
Data di uscita: 26 Settembre 2013
L’erotismo è l’approvazione della vita fin dentro la morte
G. Bataille
Uscirà nelle nostre sale il 26 Settembre L’Inconnu Du Lac (Lo Sconosciuto Del Lago nella versione – integrale – italiana), il film con Pierre Deladonchamps, Christophe Paou, Patrick D’Assumçao, celebrato con il Prix de la mise en scene nella sezione Un certain regard e con la Queer Palm all’ultimo Festival di Cannes e salutato come un capolavoro assoluto dalla critica e dalla stampa francese.
Diretto da Alain Guiraudie, il regista francese classe ’64 considerato tra i più importanti cineasti indipendenti europei, L’Inconnu Du Lac è un film difficile da recensire. Difficile perché contiene elementi a prima vista inconciliabili che possono provocare nello spettatore un certo disagio, quello che si prova quando si assiste alla messa in scena prima e all’accostamento poi di temi che non trovano una immediata coerenza di senso: possono coesistere in un tempo di 97 minuti e in un’unica ambientazione scenografica, popolata da personaggi unicamente di sesso maschile, dialoghi che rimandano inequivocabilmente, almeno nell’immaginario della sottoscritta, al soave Le petit prince (Antoine de Saint-Exupéry) e il sesso nudo e crudo consumato compulsivamente dietro il primo cespuglio disponibile sotto lo sguardo dell’infaticabile masturbatore di turno? La rappresentazione di una qualche forma di innamoramento che vada oltre l’anonimia di un sesso che attrae irresistibilmente al di là della persona e quella di una sessualità esplicita e vorace?
Regno di soli uomini, sorta di paradiso terrestre omosessuale, la riva di un lago, in estate, è il luogo d’incontro di una comunità gay in cerca di sesso facile e veloce. Un delitto tingerà di noir questo giardino dell’Eden degli avventori del sesso, sconvolgendo il giovane Franck (Pierre Deladonchamps), uno dei frequentatori più assidui del posto, che si è innamorato della persona sbagliata…
Non esiste personaggio femminile in questo film provocatorio che osanna il gusto dello sconosciuto e che, in linea con una certa tradizione cinematografica francese, elegge gli elementi naturali a co-protagonisti della storia, conferendo loro la potenza evocativa che trasforma l’oggetto in metafora.
Manuela Materdomini