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Lo sconosciuto linguaggio burocratico italiano: acronimi incomprensibili

Da Xxlauraxx @RLaura2909

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source ( http://www.mocapress.org/)

L’italiano è sicuramente una lingua affascinante tanto quanto complessa.  Oltre ai vari aspetti, gerghi, dialetti, l’italiano ha anche una lingua che noi stessi non comprendiamo fino in fondo: il burocratese. Oltre  ad usare nei documenti formali un linguaggio parlato nel 1930 solo dalla classe dotta e, oltre a sconvolgere il normale costrutto della frase rendendo incomprensibile tutto, il burocratese è anche pieno di fantastiche sigle ed acronimi il cui significato penso sia sconosciuto anche a chi di burocratese si intende. Partiamo dal fatto che non potrei essere una buona guida nel magico mondo degli acronimi e delle sigle burocratiche, ma le più note ai molti non sfuggono alla conoscenza comune . Signori ecco a voi l’Iva,una delle tasse che ognuno di noi paga ogni giorno. Ebbene sì, ogni volta che comprate una qualunque cosa al prezzo di base è aggiunto un 22% che è appunto questa tassa. L’iva è l’incubo dei liberi professionisti che ricevono  cartelle esattoriali abbastanza salate per il pagamento della stessa. 
Per i comuni mortali l’avere una casa vuol dire essere legati alla tares ( tassa rifiuti) questa sostituisce la vecchia Tarsu e la Tia, all’ici ( tassa comunale sugli immobili) , ecco poi l’imu ( imposta regionale) che ultimamente è stata integrata dalla mini imu.

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La situazione degli acronimi non migliore se aprite la vostra busta paga. Oltre al salasso di tasse che renderà il vostro lordo ben differente dal netto, vi troverete di fronte ad acronimi incredibili e la domanda sorge spontanea….per che cosa sto versando 'sti soldi? Non ci si capisce niente. Oltre all’addizionale regionale, troverete l’accantonamento del tfr ( i soldi che riceverete una volta che finirete il rapporto lavorativo  come liquidazione), la percentuale dell’inps( il nostro istituto di previdenza) e poi la tanto temuta irpef che non risparmia né dipendenti né imprenditori. Appare poi l’irap che è una imposta regionale sulle attività produttive…sì e poi?! Manca qualcuno all’appello che inventi un acronimo, una percentuale e ci faccia pagare? Bhe sappiamo che l’Italia è un paese con molte tasse, certo che se invece di acronimi fossero numeri potremmo giocarceli al lotto, vista la propensione per il gioco di molti italiani…magari potrebbe essere la volta buona che vinciamo ! 
non perdetevi il video di Asterix e la burocrazia in Roma che trovate nel link sottostantehttp://www.learnitalianow.net/2013/11/how-to-survive-to-bureaucracy-in-italy.html

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