SCORPIONE: Nobile Pantegana!
PANTEGANA: Eh? Io?
S: Sì, tu! Oh nobile Pantegana, a te io m'appello!
P: Oh, ciao... o scopione. Chevvoi?
S: Lo vedi? Le lacrime degli déi così copiosamente sparse sulla nostra trista terra han fatto sì che esondasse lo rivolo che io d'abitude guado sanza fatica o periglio per condurmi sul quel poggio ov'io risiedo.P: E' 'na brutta cosa...S: E quindi or ti richiedo, oh nobile Pantegana, di condurmivi in tutta sicurezza, ancorato alla tua muscolosa groppa attraverso le perigliose acque, indi verrai generosamente compensato.P: O scopione, fossi semo, già lo so che a mezzo traggitto tu m'appugnalerai col tuo pungillione velenoso accoppandomi! No! No e no!S: Se tu non t'assumi codesto alto incarico, sappi oh Pantegana, che immantinente io attingerò in te il mio veleno, e non meditar fuga, ché non riusciresti certo a sfuggirmi, pingue pellicciotto!P: No!S: Zitto o t'ammazzo! E prendimi sulle spalle nerborute!Giungono così a metà del guado.S: Oh nobile Pantegana, perchè dunque affondiamo, ch'ancor io non t'ho punto punto!?P: Che perchè non so notare.S: Tutte le pantegane, è vero, sono eccellenti nuotatrici, ch'io sappia.P: Beh, io no.S: Ah.P: Ecco.P: Che intendevi con quel "ancora"? Mi avrebbi punto lo stesso, eh?S: Certo, per via della mia natura crudele eccetera.P: Quindi sarebbimo affoggati l'ostesso?S: Certamente.P: E non mi puoi pungere anco ora, per evitarmi la soferenza del anegamento?S: No.P: E perchè?S: Per via della mia natura crudele eccetera.P: Ah.S: Ecco.S: Certo che... quanto piangono, 'sti déi...P: Eh, sì.S: Già.Morono.